Da anni va crescendo il numero di padri o madri che sottraggono al coniuge illegalmente un figlio in un altro paese e lo portano in Svizzera, scrive l'UFG. Nel 2013 ci sono stati 37 casi, quasi il doppio rispetto ai 20 del 2008 e tre volte tanti quelli del 2004, quando furono 12.
La causa principale di questi fatti incresciosi che finiscono con il ripercuotersi sull'equilibrio psichico dei bambini è l'aumento dei matrimoni tra partner di nazionalità diversa.
Nel 70% dei casi a compiere il rapimento è la madre. In media il figlio rapito ha circa 7 anni. Per l'UFG non è improbabile che il numero dei rapimenti sia addirittura maggiore e i casi non emergono in quanto vi sono paesi, in particolare in Africa e Asia, che non hanno sottoscritto la Convenzione dell'Aja sul rapimento internazionale di minori e quindi o non si viene neppure a conoscenza dei casi, o non possono essere affrontati e risolti.