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SVIZZERALe scuole svizzere tremano per colpa dell'epidemia influenzale

06.12.22 - 14:01
Insegnanti malati, alunni malati: l'influenza si fa strada nelle scuole d'Oltregottardo già in difficoltà per la carenza d'insegnanti
20min/Simon Glauser
Le scuole svizzere tremano per colpa dell'epidemia influenzale
Insegnanti malati, alunni malati: l'influenza si fa strada nelle scuole d'Oltregottardo già in difficoltà per la carenza d'insegnanti

ZURIGO - «Noi docenti ormai siamo allo stremo, e questa epidemia d'influenza è la goccia che fa traboccare il vaso», sono queste le parole di un'insegnante di scuola elementare di Zurigo, raccolte dai colleghi di 20 Minuten. Dal ritorno in classe, vuoi per il Covid (che non è affatto sparito) e per malanni stagionali, non c'è giorno che non ci sia almeno un'assenza. E, tanto nelle grandi città quanto nei piccoli comuni, la situazione inizia a diventare parecchio pesante.

«A volte non riusciamo a trovare dei sostituti e le classi vengono accorpate», racconta la donna. È un peso enorme: «C'è chi non ce la fa più e si prende ferie non pagate a causa dello stress». Si tratta di un mix sfortunato che unisce l'influenza alla pandemia e alla cronica carenza d'insegnanti.

Yves Brechbühler, portavoce del Dipartimento dell'Istruzione e della Cultura del Cantone di Berna, conferma che anche le scuole bernesi sono attualmente sotto pressione a causa dell'influenza: «In caso di assenze, è necessario organizzare dei sostituti, il che significa lavoro aggiuntivo per tutti». Quella degli accorpamenti di classi, va detto, è una misura eccezionale ma non insolita ed è stata già adottata in passato.

«Se non state bene, state a casa»

Dagmar Rösler, presidente centrale dell'Associazione svizzera degli insegnanti (LCH), raccomanda a insegnanti e studenti di restare a casa quando sono malati. Tuttavia, i bambini che arrivano a scuola malati sono, purtroppo, un'occorrenza comune. «Al momento i docenti sono effettivamente oberati dal lavoro e anche le direzioni, costantemente in cerca di sostituti». Una chiusura delle scuole però sembra solo una chimera: «Ci portiamo ancora dietro gli effetti negativi del periodo di lockdown del primo anno pandemico».

Simon Thiriet, portavoce del dipartimento dell'istruzione del Cantone di Basilea Città, spiega come vengono gestite le assenze per malattia: «Si ricorre a supplenti o gli insegnanti aumentano il loro carico di lavoro per un breve periodo e si sostituiscono l'un l'altr*. In caso di necessità vengono attivati anche i docenti in formazione presso le scuole cantonali. Per gli allievi più grandi a volte si propongono attività che possano essere svolte in autonomia».

Secondo Franziska Schwab, portavoce dell'associazione professionale pedagogica Bildung Bern, un ulteriore onere è rappresentato dal fatto che alcuni genitori mandano i figli a scuola nonostante la malattia. Sconsiglia vivamente di farlo: «I bambini malati che non vengono tenuti a casa sono una delle ragioni per cui il virus continua a imperversare nelle aule».

Anche per lei la chiusura è fuori discussione: «Assolutamente, se lo si fa è per una vera - ed estrema - emergenza. Non poter andare a scuola si traduce in grossi disagi tanto nelle famiglie quanto nei ragazzi». 

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