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VALLESELa terza correzione del Rodano è da rivedere

28.05.24 - 17:55
Lo ha detto il governo vallesano secondo cui i nuovi piani dovranno tenere conto dei cambiamenti climatici.
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Fonte ats
La terza correzione del Rodano è da rivedere
Lo ha detto il governo vallesano secondo cui i nuovi piani dovranno tenere conto dei cambiamenti climatici.

SION (VS) - Il Consiglio di Stato vallesano vuole che il progetto della cosiddetta terza correzione del Rodano venga rivisto. Considera, sulla base di un rapporto di esperti, che in passato sono stati fissati standard di sicurezza troppo elevati. I nuovi piani dovranno tenere conto dei cambiamenti climatici.

La terza correzione del Rodano, che oltre al Vallese concerne anche il canton Vaud, è il più grande progetto di protezione contro le piene in Svizzera. Interessa un tratto di fiume lungo 162 chilometri, riguarda la protezione di circa 100'000 persone e previene possibili danni da piene dell'ordine di 10 miliardi di franchi. Oltre a migliorare la sicurezza, il progetto deve dare maggiore spazio alla natura.

Progetto basato su scenari pessimistici... - Per gli esperti, le inondazioni del 2000, che causarono danni per milioni di franchi, hanno spinto a prevedere un'opera con esigenze estremamente elevate in termini di garanzie di sicurezza. Si tratta di "un progetto da cinque stelle (...) allarmistico", ha detto oggi in conferenza stampa a Sion Raphaël Mayoraz, responsabile del servizio cantonale dei pericoli naturali.

Il progetto va anche "molto oltre" gli obiettivi fissati dall'Ufficio federale dell'ambiente. In sintesi, si può dire che sono stati elaborati "scenari improbabili" e sono stati previsti danni eccessivi. Il Canton Vallese ritiene che il progetto sia "troppo ambizioso" e "sproporzionato", ha aggiunto Mayoraz.

... da rivedere - Il consigliere di Stato Franz Ruppen (UDC) ha ricordato che, a seguito di un postulato urgente in Gran Consiglio, nel 2022 il governo cantonale aveva commissionato un'analisi per stabilire se il progetto fosse ancora adeguato per rispondere alle sfide e alle esigenze attuali e future.

Il capo del Dipartimento della mobilità, del territorio e dell'ambiente ha osservato che il contesto è "cambiato notevolmente" da quando il progetto è stato lanciato nel 2000 e i lavori sono iniziati nel 2009. Un gruppo di lavoro avrà ora il compito di elaborare una revisione e di redigere un calendario dettagliato, ha spiegato Ruppen.

Stando a Mayoraz, i costi del progetto non dovrebbero variare se non per qualche centinaia di milioni di franchi. Il preventivo originale è di 3,6 miliardi di franchi. "Ma in realtà sono più di cinque miliardi", ha ricordato l'alto funzionario. La spesa sarà spalmata su 30 anni e sostenuta per tre quarti dalla Confederazione, che ha già stanziato 1,022 miliardi nel 2019.

Lunga storia di rettifiche del corso del fiume - Il corso del Rodano è stato oggetto di interventi già in passato. Il primo ebbe luogo nel XIX secolo. Con i suoi rami laterali, il fiume dal carattere torrentizio dominava allora il fondovalle e causava ripetutamente inondazioni. Distruggeva beni e talvolta ha anche causato vittime umane. Malattie, come la malaria, imperversavano nel fondovalle paludoso.

La prima correzione del Rodano, realizzata tra il 1863 e il 1884, aumentò la sicurezza. Il fiume fu rettificato e furono costruite dighe di protezione. La bonifica delle paludi consentì di recuperare molti terreni. Nel XX secolo seguì una seconda correzione: dal 1930 al 1960 il letto del fiume subì un ulteriore restringimento.

Le ultime grandi inondazioni degli anni 1987, 1993 e 2000 mostrarono tuttavia che il sistema non funzionava ormai più. Occorreva un nuovo approccio che garantisse sia la protezione contro le piene che un fiume più naturale, tenendo conto al contempo dell'utilità e dell'economicità degli interventi: nacque così il progetto della terza correzione del Rodano.

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