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SVIZZERA«Punire con maggior severità il vilipendio alla bandiera svizzera»

26.05.24 - 13:00
La richiesta del consigliere nazionale Jean-Luc Addor (UDC) dopo un post offensivo di Mathilde Mottet (PS).
Ti-Press
Fonte Tages Anzeiger
«Punire con maggior severità il vilipendio alla bandiera svizzera»
La richiesta del consigliere nazionale Jean-Luc Addor (UDC) dopo un post offensivo di Mathilde Mottet (PS).

BERNA - Un post su Instagram nella giornata della festa nazionale svizzera, ha scatenato polemiche e reazioni indignate, arrivate direttamente a Berna. Questo perché nella foto sul web viene vilipesa la bandiera della Svizzera.

Storia - Lo scorso primo agosto infatti la giovane esponente del Partito Socialista Mathilde Mottet ha corredato un suo intervento con l'immagine di una foto di lei che mostra il dito medio davanti a una bandiera svizzera e un commento netto: «Tutte queste bandiere svizzere, potrei vomitare«. Post a cui ha fatto immediatamente seguito una vera e propria tempesta di reazioni e di attacchi alla giovane politica e alla sua famiglia.

La politica - E a questo fatto è poi seguita anche una mozione redatta dal consigliere nazionale vallesano dell'UDC Jean-Luc Addor, realizzata dopo aver scritto una lettera aperta a Mathilde Mottet. Chiara la sua richiesta: punire con maggior severità e sempre quanti insultano la bandiera svizzera. Oggi, infatti una multa o una pena detentiva possono essere inflitte solo se la bandiera è stata issata ufficialmente, cioè da un'autorità. Nella sua iniziativa la richiesta è che tale atto sia punito a prescindere da questa limitazione.

Altri paesi - «Questa restrizione indebolisce inutilmente il valore della nostra bandiera. La maggior parte degli altri paesi non lo fa», ha detto Addor. In Germania e Austria, infatti, l’insulto agli stemmi nazionali è un reato punibile, indipendentemente da chi issa la bandiera o da chi la possiede. E in Austria non è solo la bandiera ad essere protetta, ma la dignità stessa dello Stato. Alcuni anni fa, una studentessa tedesca si presentò in tribunale perché aveva descritto l’Austria agli agenti di polizia come uno “Stato nazista”. «Sono fondamentalmente a favore della libertà di espressione e posso anche trarre qualcosa da un argomento liberale», ha detto Addor che però ritiene come in Svizzera la bandiera non venga sufficientemente protetta

Precedenti - Per rafforzare la sua convinzione sono stati riportati alcuni casi del passato. Il 1° agosto 2015 attivisti mascherati avevano appiccato il fuoco a una bandiera svizzera sulla piazza federale di Berna. E subito dopo il politico ticinese Fabio Regazzi si chiese se tale atto non fosse da punire, ricevendo però una risposta negativa dal Consiglio federale. L'anno scorso il 1° agosto a Vitznau (LU) è stata deturpata una grande bandiera svizzera su una roccia e anche in tale occasione er i responsabili nessun intervento.

La situazione attuale - A metà aprile la commissione giuridica del Consiglio nazionale ha respinto la proposta di inasprimento in una decisione preliminare, e presto la decisione verrà presa in seduta plenaria. «Con l'attuale situazione giuridica le condanne sarebbero poche - come afferma l'avvocato esperto di diritto penale Patrick Hasler - Negli ultimi 60 anni, in media, ogni tre anni si è pronunciata una sentenza definitiva ai sensi dell'articolo 270 del Codice penale».

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