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SVIZZERAIl wi-fi libero è in pericolo

13.04.17 - 07:40
La Confederazione vuole poter identificare gli utenti online. Gli hotspot pubblici saranno disponibili soltanto con registrazione
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Il wi-fi libero è in pericolo
La Confederazione vuole poter identificare gli utenti online. Gli hotspot pubblici saranno disponibili soltanto con registrazione

BERNA - Oggi come oggi per molte persone il wi-fi è più importante del sesso, rivela uno studio. In Svizzera, però, l’utilizzo di queste reti in bar e luoghi pubblici è a rischio: la Legge federale sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni che entrerà in vigore l’anno prossimo potrebbe infatti renderle fuori norma, scrive la Basler Zeitung.

L’obiettivo delle nuove disposizioni è di permettere agli inquirenti di rendere la vita difficile ai criminali che tentano di comunicare fra loro in maniera criptata su internet. Un’ordinanza della Confederazione prevede in particolare che gli operatori di telefonia mobile come Swisscom, Salt o Sunrise identifichino ogni cliente archiviando una «copia ben leggibile del suo documento». Queste aziende, inoltre, dovranno conservare altri dati, come l’indirizzo, il metodo di pagamento e persino il codice Iban dei clienti. Gli investigatori possono così, alla bisogna, sapere chi, quando e dove si trova su internet.

«La fine dei wi-fi liberi» - Per il gestore di un bar che offre ai propri clienti il wi-fi sarebbe certo impossibile osservare tutte queste disposizioni, commenta Martin Steiger, avvocato specializzato in IT e membro dell’associazione Società digitale. «Immaginatevi se ogni cliente dovesse fornire una copia del proprio passaporto per usare il wi-fi in un ristorante: sarebbe un’intrusione nella sfera privata delle persone difficilmente praticabile» spiega. Nel settore, conclude, il libero accesso a internet è un punto importante.

Anche il consigliere nazionale dei verdi Balthasar Glättli è preoccupato: «Se l’ordinanza fosse applicata così come il Consiglio federale l’ha presentata, temo che assisteremmo alla fine delle reti wi-fi libere». Del resto, non è esaltante che gli inquirenti possano ottenere in maniera automatica i dati delle persone, aggiunge.

Registrazione tramite SMS possibile - Nils Güggi, incaricato dell’informazione per il Servizio di sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle comunicazioni (SCPT), difende le nuove disposizioni: permettono di sorvegliare i criminali e di identificare le persone che stanno dietro agli indirizzi IP. «Ciò presuppone effettivamente un impegno aggiuntivo per la registrazione» spiega. Ma aggiunge, che già oggi i fornitori più grandi prevedono una registrazione degli utenti. Per i clienti FFS è per esempio prevista un’iscrizione via SMS per l’utilizzo del wi-fi gratuito nelle stazioni ferroviarie. «Per il futuro si può pensare a un modello di questo tipo obbligatorio» dice Güggi.

Un’eccezione per le piccole attività? - Se qualcuno utilizza la rete wi-fi per compiere atti illegali, sarebbe dunque possibile identificare il numero di cellulare dell’utente. Un’informazione che permetterebbe quindi di ottenere ulteriori dati personali presso i fornitori di telefonia.

Güggi afferma che per i singoli casi bisogna ancora determinare come saranno applicate le regole. È probabile che per i piccoli bar che offrono il wi-fi libero varranno, per esempio, delle eccezioni. Fino alla fine di giugno il documento è in consultazione, pertanto le parti interessate possono ancora inoltrare le proprie osservazioni.

Ci si attende una posizione molto critica da parte delle aziende di telecomunicazione. Secondo una fonte interna, da noi contattata, le nuove disposizioni porterebbero a un importante aumento del lavoro, che «non sarebbe quasi gestibile». Infatti, gli operatori dovrebbero mettere a disposizione della Confederazione non soltanto la fotocopia dei documenti d’identità e dati personali ma anche altre informazioni.

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COMMENTI
 

Vhpd 7 anni fa su tio
Per i Wifi pubblici la vedo dura l'applicazione... alcuni si possono fare (tipo hotspot pubblici, all'estero c'è già da molto tempo), ma i piccoli commercianti (come un piccolo bar indipendente) non hanno infrastruttura, non si tratta di mettere o togliere una chiave di sicurezza. Per i Wifi privati direi che nessuno dovrebbe MAI togliere la protezione, questione di semplice sicurezza (questo in risposta a SwissPitBull).

SwissPitBull 7 anni fa su tio
Dal momento che sarà in vigore questa legge il mio wifi di casa non avrà piu' password. Siamo qui a preoccuparci del wifi libero.... ma nessuno ha pensato che ogni abitante svizzero ha un hotspot in casa... abbiamo i mezzi e facciamo la legge! Che passino poi abitazione per abitazione a costringere il popolo a proteggere la propria rete wifi. Oggi si puo' avere una eccellente connessione da un gigabit in upload e in download per pochi soldi, perche' non condividerla?? Sinceramente con i 130Mb al secondo (sia up che down) che ho manco me ne accorgo se si connette qualche estraneo al mio wifi anche se usa la rete in modo intenso. In poche parole una legge che fa acqua da tutte le parti come tante trovate di in questi anni nel nostro cantone (Lia in primis). Mi spiace che le persone al giorno d'oggi hanno gettato la spugna e accettano qualunque castroneria il cantone decide... Non si vota piu' perchè tanto è solo una perdita di tempo... se voti giusto allora il popolo ha deciso l'applicazione di tali leggi o modifiche di legge.... se voti sbagliato la volontà del popolo va in secondo piano e hanno il coraggio di dire che non capiamo nulla.... decidono comunque loro... Non voglio dilungarmi in questo ma volevo solo chiarire il fatto che noi come popolo ci dimentichiamo che siamo in maggioranza e di conseguenza siamo noi a decidere per la nostra sicurezza!! Tutto cio' dimostrato in questi commenti dove non ne ho letto uno furbo che accenna al fatto che il wifi e' in tutte le abitazioni e non hanno alcuna possibilita' di controllo sulle connessioni wifi gratuite!!! NESSUN CONTROLLO!! Questo dimostra di quanta voglia c'è di controllare pure cio' che di natura stessa non puo' essere controllato e quanto il popolo accetta certe leggi senza pensare oltre... sembra che ogni decisione del cantone sia all'istante una legge assolutamente necessaria... ignorando il fatto che fino a oggi ho vissuto benissimo senza questa legge e sicuramente credo siamo abbastanza stressati dalle regole e leggi gia esistenti che non sentiamo proprio il bisogno di quelle nuove e poco collaudate. Troppo facilmente una semplice idea diventa una regola solo per il fatto che si puo' spillare qualche soldo in piu' al cittadino. Il ticino è diventato il paese degli esperimenti, troppe leggi qui non valgono oltre gottardo... Perchè devo pagare per poter lavorare e oltre gottardo no? Perchè qui la canapa legale non é veramente legale e oltre gottardo si? Perchè un veicolo in ticino boccia il collaudo e oltre gottardo lo passa? Ci sono molti esempi e una sola risposta: il ticinese e' molle! Oltre gottardo la gente ha il coraggio di farsi valere e non si fa prendere in giro invece qui in ticino tutti a cagarsi sotto perchè minacciati da multe e sanzioni comunque ingiustificate. Tornado al discorso wifi: Entrata in vigore la legge tutti levano la spunta al wpa/wep del proprio router e gli hotspot wifi crescono a dismisura con l'impossibilità di controllo da parte delle autorità... sarebbe molto facile se non fosse per il fatto che siete ticinesi e quindi gia sappiamo che entrata in vigore la legge molto probabilmente ognuno di voi si lamenterà di questa cosa nel suo piccolo mondo sfogandosi con parenti e amici.... e basta. ps: Sono mezzo ticinese e mezzo zurighese quindi non è autorazzismo, solo opinioni senza offendere nessuno spero.

curzio 7 anni fa su tio
Giusto! Controllare chi si collega al WiFi del baretto! Potrebbe essere un pericoloso terrorista. Invece, gli imam predicatori di odio e considerati pericolosi in Francia li accogliamo a braccia aperte nel nostro paese.

fuoridalgregge 7 anni fa su tio
Sempre più interconnessi, sempre più controllati e tracciati... Questa è l'altra faccia della medaglia... E siamo proprio noi che forniamo tutte le informazioni volontariamente, da una parte con l'acquisto di tutte le novità tecnologiche collegate ad internet (fra le ultime, le smart tv con webcam) e dall'altra con tutto quello che pubblichiamo quotidianamente sui vari social, con la smania di apparire e mostrarsi... Inutile poi lamentarsi delle conseguenze...

Frankeat 7 anni fa su tio
Una decina di anni fa (o forse più, non rircordo), obbligarono tutti i possessori di telefonini con SIM prepagate anonime a registrarsi e nessuno gridò allo scandalo. Cosa cambia rispetto a questa nuova legge?

curzio 7 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Cambia che il baretto sotto casa che offre il Wi-Fi non può permettersi i costi per l'infrastruttura tecnica necessaria e forse ha di meglio da fare che collezionare fotocopie di passaporti dei suoi clienti. Anche il turista in visita nel nostro paese ringrazierà per non trovare un servizio che in quasi tutti i paesi è scontato.

Frankeat 7 anni fa su tio
Risposta a curzio
...e se tutti i paesi alla fine facessero lo stesso? Guarda cosa è successo con l'esempio dei telefonini.

curzio 7 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Swisscom & Co. ringrazieranno i politici che hanno portato avanti questa boiata. Il turista nel baretto, invece di usare gratuitamente Whatsapp per mandare un messaggino, potrà pagare 20 ct per un SMS... o 80 ct. se è in roaming. Sempre tutto a favore del consumatore, nel nome della lotta al terrorismo. Infatti, da quando si devono registrare i telefonini non ci sono più stati attentati, vero?

curzio 7 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
E a proposito di cosa è successo con i telefonini... leggiti il mio post precedente, poco più in giù, nel quale descrivo come acquistare una SIM senza complicazioni...

Frankeat 7 anni fa su tio
Risposta a curzio
Infatti, da quando si devono registrare i telefonini non ci sono più stati attentati, vero?Ovviamente no, ma non possiamo neanche escludere a priori che magari se fossero rimasti i telefonini "anonimi" non ci sarebbero stati più problemi di quanti non ce ne siano adesso. Purtroppo ne tu ne io ne nessun altro lo saprà mai. Di sicuro possiamo solo dire che aver introdotto l'obbligo di registrarli non ha portato a maggiori crimini. Con questo non voglio dire che appoggio questa novità perché anche a me fa comodo andare in giro e trovare i wifi gratuiti a disposizione come faccio ogni giorno (e come utente UPC ho ancora più wifi gratuiti in giro per la Svizzera e l'Europa di chi non è cliente - fine pubblicità gratuitia), però capisco che venga regolamentato. Per fare un esempio: cento anni fa non bisognava avere la targa per l'auto e neanche fare la patente per poterla guidare. Adesso è una cosa normale per tutti, anzi il 99.99% della popolazione insorgerebbe se le autorità decidessero che chiunque può guidare a qualsiasi età qualsiasi tipo di veicolo a motore, in cielo, per mare o per terra, cancellando nel contempo anche qualsiasi limite di velocità. Mi ricordo anche quando venne introdotto l'obbligo del casco in moto. APRITI CIELO!! Sembrava che si fosse obbligati ad andare in giro con le manette. Adesso nessuno con un po' di sale in zucca sale in moto (e magari anche in bici) senza casco.

Lore62 7 anni fa su tio
...il controllo totale di ogni individuo sul pianeta avanza senza ostacoli, a quando l'etichetta sull'orecchio... XD

Equalizer 7 anni fa su tio
Risposta a Lore62
Niente etichetta, microchip come i cani, scommetto che a far passare tutti gli atti parlamentari trovo anche qualche documento del genere che dorme sulla scrivania di qualcuno a Berna.

Lore62 7 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
Esatto! ....e in nome della paranoica sicurezza richiesta lo faranno accettare dal popolo...hihihihi... ;-)

limortaccituoi 7 anni fa su tio
Welcome back URSS!

curzio 7 anni fa su tio
In Svizzera, per attivare un cellulare, ti chiedono il passaporto o la carta d'identità. Ogni cliente è registrato e schedato. La Signora Chiara Simoneschi Cortesi, che all'epoca era colei che caldamente voleva questa norma e si è battuta fino all'ultimo per schedare tutti i possessori di un cellulare, nel nome della lotta al terrorismo, dovrebbe una volta andare a Londra. All'aeroporto di Heathrow, quando esci dall'area degli arrivi, sai qual è la prima cosa che trovi? Indovina? Un bel distributore automatico con carte SIM prepagate di svariati operatori, pronte per l'uso. Pagamento: carte di credito o cash!

Frankeat 7 anni fa su tio
Risposta a curzio
Non ci ho mai fatto caso, ma siamo sicuri che siano subito funzionanti o che magari richiedano prima una registrazione? Te lo dico da ignorante, in quanto ignoro.

curzio 7 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Le SIM prepagate sono "Ready-to-use", pronte per l'uso. Oltre all'automatico dell'aeroporto, le SIM possono essere acquistate presso i chioschi, negozi, supermercati, stazioni di servizio, ecc... ecc... Tra l'altro, anche in diversi paesi dell'est europeo (Polonia, Bulgaria...) si possono acquistare SIM prepagate ovunque e nessuno ti chiede la carta d'identità, passaporti o altri documenti. Chissà se la Simoneschi-Cortesi lo sapeva quando si è battuta per la registrazione obbligatoria delle SIM svizzere...

Frankeat 7 anni fa su tio
Alla gente potete toccare tutto ma non Facebook e il Wi-Fi (oltre ovviamente al mio Breil).

navy 7 anni fa su tio
E' giusto procedere in questo senso! Controlliamo chi si collega agli hotspot pubblici con verifiche a tappeto! Nel contempo, si lasci pure depositare soldi provenienti dalla mafia italiana (musica di questi giorni), insediare ditte di malavitosi in Svizzera (casi nel solo Ticino ve ne sono a decine) ed altre schifezze varie! Sempre più spesso, colleghi, conoscenti, amici e parenti della vicina Italia si stupiscono per quanto "la perfezione Svizzera" si, de facto, una chimera nella galassia mondiale.....Andiamo avanti a controllare il niente ed a lasciare il tanto libero di fare e disfare e, in men che non si dica, saremo messi come certe repubbliche di banane........La politica di Berna vive con la testa nel fondo schiena! Intanto, gli stessi bernesi ben pensanti criticano la decisione di chiusura notturna di certi valichi.......fatemi il favore!

Equalizer 7 anni fa su tio
Spero che finalmente la gente mi darà ragione per tutte le volte che ho comparato la Svizzera alla DDR.

francox 7 anni fa su tio
....piccoli bar....eccezioni.... voilà, fatta la legge, trovato l'inganno.
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