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Tra il 1997 e il 1999 l'Ambrì visse due annate super, senza però riuscire a festeggiare un titolo
AMBRÌ - Le due squadre più forti di sempre dell'Ambrì? Quella del 1997-98 e quella del 1998-99, entrambe dirette alla transenna da Larry Huras. Per il Summerhockey, però, solo una potrà fregiarsi del titolo di campione e alla fine solo una vincerà.
La compagine del 1997/1998 ebbe tra le sue fila stranieri di primissimo ordine: Petrov (115 punti in 54 incontri), Chibirev (99 in 53) e il roccioso Rohlin in difesa (43 punti in 54 match), uniti a giocatori svizzeri davvero interessanti (Salis, Bobillier e Steck solo per citarne alcuni). Malgrado l'enorme forza del collettivo il cammino si arenò un po' troppo presto. Chiusa una regular season al quarto posto – con il miglior attacco del campionato –l'Ambrì si tuffò poi nei playoff con buone possibilità di ben figurare. Passato il quarto di finale con il Berna – al termine di una serie molto combattuta – la formazione sopracenerina venne poi eliminata dallo Zugo in semifinale dopo altre sette gare davvero durissime. Sul finire della sfida con i Tori i leventinesi vennero pure “azzoppati” dal pesante infortunio sul conto di Chibirev, messo ko da un intervento di Dino Kessler.
Nell'anno successivo la formazione di Larry Huras ci riprovò: partito lo stesso Chibirev – in direzione di Friborgo – l'Ambrì puntò tutto su Paul Di Pietro. La scelta fu azzeccata, il canadese si rivelò utilissimo e con Petrov formò un duo davvero pericolosissima (207 punti in 2). Le magie della coppia, però, non bastarono: nella storica finale tutta ticinese, infatti, fu il Lugano a gioire. Ai biancoblù non restò dunque che piangere e “consolarsi” (se così si può dire...) con una regular season da sogno, chiusa con 71 punti (33 vittorie, 5 pareggi, 7 sconfitte) a +10 sullo Zurigo secondo.
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