Si entra nel vivo, eccoci giunti all'ultimo atto del Summerhockey
LUGANO/AMBRÌ - Ci siamo, eccoci nel momento caldissimo del Summerhockey. Questa settimana si terranno le due finali, i due scontri che ci diranno quali sono stati l'Ambrì e il Lugano più forti di sempre. Quattro squadre ricche di stelle, di talento e di classe.
Da parte biancoblù la sfida è appetitosa e "ravvicinata": sì perché si contenderanno il titolo la formazione del 1997/98 e quella dell'anno successivo che disputò la finalissima con il Lugano.
La compagine del 1997/1998 ebbe tra le sue fila stranieri di primissimo ordine: Petrov (115 punti in 54 incontri), Chibirev (99 in 53) e il roccioso Rohlin in difesa (43 punti in 54 match), uniti a giocatori svizzeri davvero interessanti (Salis, Bobillier e Steck solo per citarne alcuni). Questo però non bastò: dopo una regular season costellata da alti e bassi e conclusa al quarto posto i biancoblù furono eliminati dallo Zugo a gara-7 delle semifinali.
L'anno dopo la formazione di Larry Huras ci riprovò: partito Chibirev, l'Ambrì puntò su Paul Di Pietro. La scelta fu azzeccata, il canadese si rivelò utilissimo e con Petrov formò una coppia davvero pericolosissima (207 punti in 2!). Le magie del duo però non bastò: nella storica finale tutta ticinese, infatti, fu il Lugano a gioire.
In casa Lugano la squadra del primo storico titolo (1985-86) sfiderà quello che ha vinto l'ultimo campionato (2005-06). Anche in questo caso il duello è senza dubbio interessante. John Slettvoll sulla panchina e Kent Johansson sul ghiaccio furono senza dubbio i grandi protagonisti in un'annata praticamente perfetta dove tutto girò al massimo. Nessuno riuscì a fermare un gruppo eccezionale formato dai vari Alfio Molina, Sandro Bertaggia, Beat Kaufmann, Mike McNamara, Mats Waltin e Jörg Eberle.
Questo gruppo eccezionale dovrà fare i conti con un altro team che definire forte è ancora poco, quello del 2005-06. I vari Hentunen, Peltonen e l'indimenticabile Nummelin furono la locomotiva di una squadra che, dopo il quarto di finale thriller con l'Ambrì, in semifinale e in finale battè senza troppi complimenti Kloten e Davos.