Juan Carlos Ferrero - storico coach di Carlos, vincitore di quattro Slam - ha dei dubbi: «Non ha un buon approccio con il lavoro e il sacrificio».
Nella sua carriera il 45enne ha conquistato il Roland Garros del 2003.
MADRID - Carlos Alcaraz non potrà prendere parte al Masters 1000 di Madrid per un problema muscolare all'adduttore della gamba destra.
L'obiettivo del tennista iberico è di partecipare dapprima al torneo di Roma (dal 29 aprile) e poi al Roland Garros - con lo Slam francese che inizia il 25 maggio - anche se potrebbe decidere di non rischiare di giocare in Italia.
A proposito del campione spagnolo si è espresso il suo allenatore storico, ovvero Juan Carlos Ferrero. Il coach iberico non crede alla possibilità che il suo allievo sia disposto a compiere gli stessi sacrifici, che hanno permesso a Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer di spingersi oltre i propri limiti e diventare i tre migliori tennisti della storia. «Inizio a dubitare che Carlos possa diventare il miglior giocatore della storia, per il suo approccio al lavoro e al sacrificio», sono state le sue parole riportate da diversi media internazionali. «È così diverso dall'attitudine che avevano i Big Three. È necessario imparare dai propri errori e bisogna trovare il giusto equilibrio tra le vacanze, l’allenamento e la motivazione. E non è facile. Il fatto che nel 2024 abbia conquistato due tornei del Grande Slam è magnifico, ma mantenere questi numeri ogni anno è davvero difficile. Djokovic per esempio sta molto attento all’alimentazione, dorme quanto deve dormire, si allena quanto deve allenarsi. Una dedizione assoluta per essere il migliore della storia».