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PRIME IMPRESSIONIMercedes-Benz Classe C Coupé

11.05.16 - 05:57
Arriva la versione a due porte della nota berlina tedesca, che da un lato vuole essere più dinamica e dall’altro no. Vediamo perché.
Mercedes-Benz Classe C Coupé
Arriva la versione a due porte della nota berlina tedesca, che da un lato vuole essere più dinamica e dall’altro no. Vediamo perché.

Al giorno d’oggi le automobili di Mercedes-Benz sono concepite per soddisfare due tipologie di clienti. Da un lato quella classica – o più anziana, per usare altre parole, non me ne vogliano… - che guai a toccargli la stella a tre punte: un marchio dai valori incontrastabili e che sin dalla notte dei tempi li accompagnano nella vita quotidiana con eleganza, comodità e in piena sicurezza. Poi ci sono i clienti nuovi, quelli di conquista, che nel concessionario acquistano lo stesso modello del cliente di sempre, configurandolo però in modo tale che possano sognare di essere a bordo dell’ultimo bolide sovralimentato marchiato AMG.

La nuova Classe C Coupé forse incorpora meglio di qualsiasi altro modello della gamma questa tipologia di clientela. Non parleremo oggi, vi avviso già, della Classe C AMG. Lo faremo tra pochissimo, comunque. Però parto dall’esperienza di due motorizzazioni che più diverse tra loro non potevano essere. Il primo contatto con la Classe C Coupé è avvenuto con la C 400. Si tratta della classica due porte molto discreta che nel vano motore nasconde però una V6 da 333 cavalli – molto vellutati, ma pur sempre 333 cavalli! E questa è proprio la tipica Mercedes che cerca il cliente di lunga data: prestazioni che soggettivamente non sono eccitanti come quelle offerte da propulsori moderni di pari potenza, ma un’erogazione dolce, progressiva ed elastica tipiche dei motori che hanno una cilindrata degna di questo nome. Con quel minimo di colonna sonora in sottofondo che ti fa sentire i tre litri che si celano nel vano motore senza mai essere invasivi. Puoi sfuggire dal semaforo toccando i 100 all’ora in 4,9 secondi, ma nella discrezione più totale.

La guidabilità della Classe C Coupé rispecchia quella delle  Mercedes-Benz di ultima generazione. Vale a dire con quel minimo di rollio che una volta in appoggio ti permette di raggiungere limiti di tenuta laterale piuttosto elevati, e che grazie ad una sofisticata configurazione del reparto sospensioni (avantreno a quattro bracci con sospensione della ruota disaccoppiata dal montante telescopico e retrotreno con un classico multilink a cinque leve) permette di reagire molto bene ad eventuali input dati allo sterzo. Il meglio lo si ottiene ovviamente in combinazione con le sospensioni pneumatiche “AIRMATIC” regolabili, a completamento del selettore per la modalità di guida “DYNAMIC SELECT” che prevede quattro programmi più uno personalizzabile a dipendenza di come volete guidare: se in completa comodità, in configurazione ecologica o sportiva.

Se siete tra coloro che prediligono quest’ultima il consiglio non è quello di optare necessariamente per la motorizzazione più potente (e pesante), poiché con una 250 4MATIC (211 cavalli) avrete a disposizione tutto ciò che vi serve, oltre che un’anteriore decisamente più leggero e quindi più rapido negli inserimenti. Escludendo le versioni AMG sono 7 i motori attualmente disponibili, 5 benzina e 2 turbodiesel. Le cilindrate variano da 1,6 a 3 litri e le potenze da 156 a 333 cavalli con consumi omologati che partono da 4,1 litri ogni 100 chilometri percorsi. Un po’ come dire che c’è una Classe C Coupé per tutti.

Lo capisci a maggior ragione quando ti fermi a guardarla poiché nelle discussioni generali il suo aspetto divide. Da un lato l’anteriore della Classe C è ben integrato piacevole, con quel giusto tocco di dinamismo che si conviene ad una due porte, dall’altro il posteriore e l’intera fiancata sembrano scolpiti da un blocco: positivo per un design elegante e solido, negativo per quel vago senso di pesantezza che si porta appresso. Anche se c’è da dire che è proprio il design ad aver influito su uno degli aspetti tecnici in cui essa primeggia, ovvero il coefficiente di resistenza all’aria che si ferma ad una valore di appena 0,26. E oltretutto l’ampio uso di materiali leggeri e alluminio ha permesso di ridurre la massa rispetto alla generazione precedente. A testimonianza del fatto che ciò che vede l’occhio non sempre corrisponde al vero.

In ogni caso c’è sicuramente un aspetto in cui la Classe C Coupé riesce ad unire le opinioni. Da un lato sul fatto che sulle lunghe distanze si tratta di un’automobile piuttosto rilassante, sempre che non si sia scelto l’opzionale assetto sportivo. E soprattutto che sia un’auto capace di sorprenderti, come quando scopri che il climatizzatore utilizza i dati captati dal sistema di navigazione per rilevare l’avvicinarsi alle gallerie: una volta entrati si attiva automaticamente il ricircolo, per poi disattivarsi una volta usciti dalla stessa. O ancora gli elevati standard di sicurezza che prevedono di serie il COLLISION PREVENTION ASSIST, un dispositivo in grado di frenare autonomamente l’autovettura fino a velocità di 200 km/h qualora di fronte a noi ve ne fosse una più lenta o in fase di frenata, così come effettuare una frenata d’emergenza al di sotto dei 50 km/h nel caso in cui di fronte a voi vi fosse un’automobile completamente ferma, evitando o comunque limitando sensibilmente i danni dovuti ad un tamponamento. Ovviamente sono innumerevoli i dispositivi aggiuntivi acquistabili tramite la lunga lista delle opzioni, la quale fa poi ovviamente lievitare il prezzo di partenza di 41'800 CHF. Ma averlo di serie è già un bel valore aggiunto.

 

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