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CINEMASvizzera a mani vuote agli European Film Awards

10.12.23 - 09:38
Nessuna delle quattro nomination si è concretizzata in un premio. Niente da fare anche per "La Chimera", co-produzione ticinese
keystone-sda.ch (CLEMENS BILAN)
Bèla Taar con il premio onorario.
Bèla Taar con il premio onorario.
Fonte Ats Ans
Svizzera a mani vuote agli European Film Awards
Nessuna delle quattro nomination si è concretizzata in un premio. Niente da fare anche per "La Chimera", co-produzione ticinese

BERLINO - Alla 36esima edizione degli European film Awards, gli Oscar del cinema europeo consegnati ieri sera a Berlino, la registra francese Justine Triet e il suo "Anatomia di una caduta", si portano a casa tutto.

Miglior film, regia, attrice a Sandra Huller (correva anche per "The Zone of interest") e sceneggiatura, premio condiviso con Arthur Harari. Il film già Palma d'oro a Cannes e thriller su un suicidio/omicidio che mette sotto la lente di ingrandimento una famiglia particolare, ottiene anche il premio dell'Università europea.

La Svizzera, che contava 4 nomination a co-produzioni, è rimasta a mani vuote. Niente nemmeno all'Italia che correva con "Io, capitano" di Matteo Garrone per miglior film e miglior regia, con Josh O'Connor, protagonista di "La chimera" di Alice Rohrwacher nella categoria miglior attore (co-prodotto dalla ticinese Amka Films di Savosa) e con ben due film nella categoria film d'animazione: "Linda e il pollo" di Chiara Malta e "Mary e lo spirito di mezzanotte" di Francesco D'Alo.

A vincere invece in questa categoria è stato "Robot Dreams" di Pablo Berger con il racconto dell'amicizia inseparabile tra un cane e un robot. Miglior attore invece è risultato il danese Mads Mikkelsen per "La terra promessa" di Nikolaj Arcel.

L'European Fipresci Discovery va invece al film spagnolo "20.000 specie di api" di Estibaliz Urresola Solaguren, già Orso d'Argento a Berlino. "Smoke Sauna Sisterhood" della regista estone Hanna Hints è risultato poi come miglior documentario con il racconto del mondo femminile più intimo e discreto di una sauna qualsiasi.

Premio onorario Efa 2023 va a Bèla Taar, classe 1955, autore di "Perdizione" e "L'uomo di Londra" che ha affrontato le miserie umane con ironia e nichilismo che chiude il suo intervento con «la cosa più importante è essere liberi non stare al computer o al telefonino».

Due momenti di vera commozione in questa serata finale a Berlino: quello che ha visto come protagonista Sandra Huller che, nel ricevere il premio come miglior attrice, ha chiesto alla platea un minuto di silenzio per la pace nel mondo. E poi è vera commozione quando il protagonista di "Io, Capitano" di Garrone, il giovane senegalese Sarr Seydou alla presentazione della cinquina della miglior regia lo ringrazia per come ha cambiato la sua vita: «Mi ha fatto crescere e conoscere cose che neppure immaginavo».

Un premio, già annunciato, è andato comunque a "La chimera", di Alice Rohrwacher che ha vinto l'Excellence Awards 2023 per la migliore scenografia. Grande sconfitto di questa edizione è "Foglie al vento" di Aki Kaurismäki che correva con ben cinque candidature.

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