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ITALIAGiorgia: «L’amore, quando c’è, può curare»

05.12.23 - 15:30
La cantante ha parlato del rapporto con il compagno Emanue Lo, conosciuto dopo la morte dell’ex Alex Baroni
Imago
Giorgia: «L’amore, quando c’è, può curare»
La cantante ha parlato del rapporto con il compagno Emanue Lo, conosciuto dopo la morte dell’ex Alex Baroni

ROMA - «Gli dicevo: ‘Io invecchierò, tu mi lascerai’». Così Giorgia racconta a Vanity Fair i primi approcci con Emanuel Lo, da 20 anni il suo compagno di vita e più giovane di lei di 8 anni. Al periodico la cantante, prossima co-conduttrice del Festival di Sanremo, ha raccontato come Lo non abbia mai messo in discussione il loro rapporto e soprattutto come il suo amore abbia permesso a Giorgia di uscire dal momento più complicato della sua vita, seguito alla morte in un incidente di moto dell’ex Alex Baroni, dal quale si era appena separata.

«Ero nell’abisso di me, in un lutto profondo per la morte di Alex - ha dichiarato Giorgia -. La sua perdita ha colpito me e tutto il nostro gruppo di amici. Ne siamo usciti devastati, è stata una cosa veramente ingiusta, uno strappo violento. Sono stata male tanti anni, cercando di dare un senso. Ma come dice Vasco, questa cosa un senso non ce l’ha. Poi la vita, con la sua magia, ti prende a calci e ti esorta a reagire, ad andare avanti. Con Alex ci eravamo lasciati da poco, non avevamo finito di dirci tante cose, è rimasto tutto un po’ sospeso. Quando ti rendi conto che l’interlocutore non c’è parli da sola. È brutto. Brutto, sì».

In questo contesto è iniziata la storia con Emanuel Lo, che ha saputo curare Giorgia. Secondo la cantante, il suo attuale compagno ha vissuto la situazione «con la grazia di un danzatore eccezionale quale è, in punta di piedi. Io ne ho parlato, ne parlavo. Ha sempre accettato quello che tiravo fuori con un rispetto infinito. Ha fatto il famoso passo indietro, mi ha detto: ‘Viviti quello che devi e poi, lo sai, ti giri e mi trovi’. Lo sto dipingendo come un santo ma non è così, in casa non si sopporta. Magna, apre il frigo continuamente, accende il riscaldamento e il figlio gli chiede di spegnerlo. Ma su quella cosa è stato bravo».

«L’amore, quando c’è, può curare - ha concluso poi Giorgia -. Ma non è la soluzione: mi sono messa in discussione, ho fatto il mio percorso psicologico, ho chiesto aiuto, ho avuto persone eccezionali accanto. Rita Dalla Chiesa, mamma della mia amica Giulia, mi ha detto che il dolore è un tunnel e bisogna passarci attraverso. È proprio così. Ma se mentre si attraversa ti danno una mano è meglio».

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