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L'attore americano, celebre per la saga di pugilato più famosa del grande schermo, è deceduto all'età di 83 anni.
LOS ANGELES - Il ruolo di Paulie Pennino, migliore amico e cognato di Rocky Balboa nella saga cinematografica del pugile più famoso del grande schermo, l'aveva reso celebre arrivando anche a sfiorare l'Oscar nel 1976 come miglior attore non protagonista. Ma non c'è solo Rocky nel palmarès di Burt Young, attore americano deceduto a Los Angeles mercoledì 18 ottobre a 83 anni. Una carriera di successi in cui Young, pseudonimo di Gerald “Jerry” Tommaso DeLouise, ha interpretato detective (in “Chinatown”), boss mafiosi (impossibile non citare "Bed Bug" Eddie in “Il papa di Greenwich Village”) ma anche semplici e umili lavoratori in un centinaio di film.
La tragica notizia è stata resa pubblica ieri dalla figlia Anne Morea Steingieser, che non ha specificato la causa della morte del padre. Si sono moltiplicati, durante la giornata di ieri, i messaggi di condoglianze all'indirizzo della famiglia di Young da parte dei fan e di chi ha avuto la possibilità di collaborare con lui durante la sua lunga carriera. Non poteva mancare l'emozionante dedica di Sylvester Stallone. «Mio caro amico, sei stato un uomo e un artista incredibile, mancherai molto a me e al mondo intero», ha scritto l'attore sul suo profilo Instagram.
Figlio di genitori italo-americani, Young è nato il 4 aprile del 1940 a New York, nel Queens. Il primo impatto con il mondo dello spettacolo è avvenuto nell'Actors Studio con Lee Strasberg dove ha studiato recitazione. In parallelo alla sua carriera di attore, lanciata definitivamente grazie a Rocky, Young ha combattuto come pugile professionista. Tra il 1957 e il 1959, quando faceva parte dei Marines, Young è salito sul ring 34 volte perdendo soltanto due incontri.
