Cerca e trova immobili

OSCAR 2023Trionfo di "Everything Everywhere All at Once" agli Oscar: sette statuette

13.03.23 - 06:44
Sono 23 le statuette degli Academy Award. Ecco tutti i premiati della 95esima edizione al Dolby Theatre di Los Angeles.
Imago
Fonte ats ans
Trionfo di "Everything Everywhere All at Once" agli Oscar: sette statuette
Sono 23 le statuette degli Academy Award. Ecco tutti i premiati della 95esima edizione al Dolby Theatre di Los Angeles.

LOS ANGELES - Con ben sette Oscar la notte degli Oscar 2023 è andata a "Everything everywhere all at once". Miglior film, miglior attrice (Michelle Yeoh), migliori registi e migliore sceneggiatura originale (Daniel Kwan e Daniel Schenert), e poi miglior editing, miglior attrice non protagonista (Jamie Lee Curtis) e miglior attore non protagonista (Ke Huy Quan): il film dei Daniels, arrivato alla vigilia degli Academy Awards con undici nomination, ha fatto da asso pigliatutto in una serata senza particolari incidenti e all'insegna della commozione.

Trionfo asiatico - È stato un trionfo per gli attori asiatici: mai nella storia dell'Academy due di loro avevano vinto nello stesso anno. L'unico potenziale rivale di Everything Everywhere era il tedesco "Niente di nuovo sul fronte occidentale", apprezzato da giurati più anziani a cui le vertiginose avventure nel multiverso della lavandaia Evelyn Wang potevano esser sembrate troppo eccentriche: il film pacifista di Edward Berger tratto dal romanzo di Eric Maria Remarque ha ottenuto quattro premi (cinematografia, miglior film internazionale, set e colonna sonora), ma ha perso per l'adattamento cinematografico contro Sarah Polley del potente film femminista "Women talking - il diritto di scegliere".

Qualcosa in più su “Everything Everywhere All at Once”, mattatore alla notte degli Oscar - È un film di avventura, azione, fantascienza, dramma familiare con tematiche Lgbt, comedy e romance tutto insieme e con lo sfondo di grandissima attrazione del metaverso, con protagonista una donna cinese americana (Michelle Yeoh). Lo avevamo recensito a ottobre dello scorso anno, e ci era piaciuto parecchio.

L'opera di Daniel Kwan e Daniel Scheinert, noti collettivamente come i visionari Daniels, ossia la Hollywood più indipendente, tornerà in sala da domani, distribuito da I Wonder Pictures che vedendoci lunghissimo lo hanno preso in tempi non sospetti.

Le quattro statuette di "Niente di nuovo sul fronte occidentale" - Il secondo vincitore della serata al Dolby Theatre di Los Angeles è l'antibellico "Niente di nuovo sul fronte occidentale" del tedesco Edward Berger, che esce dalla 95/ notte degli Oscar con 4 statuette tra cui film internazionale e colonna sonora su 9 candidature. Il film è l'adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Erich Maria Remarque ambientato durante la Prima Guerra mondiale.

Come è andata la kermesse - La serata trionfale era cominciata tra le lacrime - quelle di Ke Huy Quan - e finita nell'abbraccio finale con Harrison Ford con cui Ke, fuggito in barca da bambino da Saigon in fiamme e che per un anno aveva vissuto in un campo profughi, aveva recitato in Indiana Jones e il Tempio della Paura, ma poi, una volta cresciuto non aveva finora più trovato una parte. Commossa anche la Curtis che ha dedicato il premio ai genitori, Tony Curtis e Janet Leigh.

Michelle Yeoh alla fine ha battuto Cate Blanchett di “Tar”: «Un faro di speranza», ha definito il film che l'ha rimessa in gioco a 60 anni, «per tutti i bambini e le bambine che mi assomigliano. E a tutte le donne: non lasciate che nessuno vi dica che hai passato i tuoi anni migliori».

"Navalny" - L'Academy anche quest'anno aveva negato al presidente ucraino Volodymir Zelensky di inviare qualche parola da Kiev. Il messaggio politico è arrivato quando "Navalny", il film di Daniel Roher sul tentativo del Cremlino di avvelenamento di Alexei Navalny, l'arcirivale di Vladimir Putin, ha conquistato una statuetta per il miglior documentario: «Mio marito è in prigione per aver difeso la democrazia. Sogno il giorno in cui sarai libero e sarà libero il nostro paese. Non abbatterti, ti amo», ha detto sul palco la moglie del dissidente.

È stata invece una brutta serata per "Gli Spiriti dell'Isola" di Martin McDonagh che all'inizio della stagione dei premi sembrava avviato verso una vittoria a valanga. Due premi sono andati a film che hanno riportato gli spettatori al cinema: "Avatar: la via dell'acqua" ha vinto per gli effetti speciali e Top Gun: Maverick per il sonoro. Pinocchio, di Guillermo del Toro secondo le previsioni ha preso l'Oscar per il film di animazione.

Miglior canzone originale - Nonostante la presenza sul palco di superstar come Rihanna (Lift Me Up) reduce dal Super Bowl e Lady Gaga (rientrata a sorpresa a Los Angeles per Hold My Hand durante le riprese del suo nuovo film), l'Oscar per la miglior canzone originale è andato a Naatu Naatu dal film indiano RRR. Gina Lollobrigida, assieme all'artista del makeup Maurizio Silvi sono stati ricordati nel breve segmento In Memoriam.

Grande assente Will Smith, vincitore dell'ultimo Oscar come migliore attore per "Una Famiglia Vincente". Senza nominarlo Jimmy Kimmel ha fatto accenno allo Slapgate (lo schiaffo in diretta al comico Chris Rock) che un anno fa ne ha provocato l'esilio decennale dalle cerimonie dell'Academy. La cerimonia si è chiusa senza incidenti, ma con qualche momento increscioso: come quando Kimmel ha imbarazzato la premio Nobel per la pace Malala Yousafzai seduta tra gli spettatori o Hugh Grant, sul palco, ha paragonato a uno scroto la sua faccia avvizzita.

- Tutti i vincitori per categoria:

Film - EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE di Daniel Kwan, Daniel Scheinert registi e produttori con Jonathan Wang

Attrice - MICHELLE YEOH perEverything Everywhere All at Once

Attore - BRENDAN FRASER per The Whale

Regia - DANIEL KWAN e DANIEL SCHEINERT per Everything Everywhere All at Once

Attrice non protagonista - JAMIE LEE CURTIS (Everything Everywhere All at Once)

Attore non protagonista - KE HUY QUAN (Everything Everywhere All at Once)

Film internazionale - NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE (GERMANIA) - Edward Berger

Documentario - NAVALNY — Daniel Roher, Odessa Rae, Diane Becker, Melanie Miller e Shane Boris

Film d'animazione - PINOCCHIO DI GUILLERMO DEL TORO - Guillermo del Toro, Mark Gustafson, Gary Ungar e Alex Bulkley

Montaggio - EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE - Paul Rogers

Fotografia - NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE — James Friend

Colonna sonora - NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE - Volker Bertelmann

Canzone originale - NAATU NAATU dal film RRR - musica di M.M. Keeravaani, testi di Chandrabose

Sonoro - TOP GUN: MAVERICK — Mark Weingarten, James H. Mather, Al Nelson, Chris Burdon e Mark Taylor

Sceneggiatura non originale - WOMEN TALKING — Sarah Polley

Sceneggiatura originale - EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE — Daniel Kwan e Daniel Scheinert

Effetti speciali - AVATAR: LA VIA DELL'ACQUA - Joe Letteri, Richard Baneham,Eric Saindon e Daniel Barrett

Scenografia - NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE - production design Christian M. Goldbeck, set decoration Ernestine Hipper -

Corto d'animazione - IL BAMBINO, LA TALPA, LA VOLPE E IL CAVALLO — Charlie Mackesy e Matthew Freud

Corto documentario - RAGHU IL PICCOLO ELEFANTE Kartiki Gonsalves e Guneet Monga

Costumi - BLACK PANTHER: WAKANDA FOREVER —Ruth E. Carter

Trucco e acconciatura - THE WHALE — Adrien Morot, Judy Chin e Anne Marie Bradley

Corto live action - AN IRISH GOODBYE — Tom Berkeley e Ross White

 

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE