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Da un cortometraggio a una mini serie: "Bianca da morire", il nuovo capitolo di Eladio Blanco

LUGANODa un cortometraggio a una mini serie: "Bianca da morire", il nuovo capitolo di Eladio Blanco

11.10.22 - 06:30
Da pochi giorni è online il secondo episodio che vede protagoniste le rocambolesche avventure di Dante e Tom
Immagini dal set
Da un cortometraggio a una mini serie: "Bianca da morire", il nuovo capitolo di Eladio Blanco
Da pochi giorni è online il secondo episodio che vede protagoniste le rocambolesche avventure di Dante e Tom

LUGANO - Dopo "Uno snack per il rapimento" ecco che arriva "Bianca da morire", il nuovo cortometraggio di Eladio Blanco. Un nuovo capitolo delle avventure confusionarie di Dante e Tom si aggiunge quindi alla lista dei lavori del giovane regista amatoriale ticinese. 

Quando lo avevamo intervistato quasi un anno fa in occasione dell'uscita del primo cortometraggio, Eladio non aveva pensato ad una vera e propria serie. Ma i riscontri positivi e la disposizione da parte degli attori e amici ad un seguito lo hanno convinto a continuare a narrare le avventure dei due amici Dante e Tom in un nuovo capitolo uscito pochi giorni fa su YouTube. Ci siamo fatti raccontare alcuni dettagli della nuova produzione. 

«Il progetto relativo al primo corto era inizialmente fine a se stesso. Avevamo comunque lasciato la possibilità di un eventuale sequel nei titoli di coda, dove avevamo segnalato che Dante (interpretato da Mattia Ghezzi) e Tom (Ruben Sebastiani) sarebbero ritornati. Ma non avevo ancora idea di come sarebbero tornati, se sotto forma di singoli sketch o di serie web. Alla fine ho optato per una mini web serie. I protagonisti rimangono gli stessi: oltre a Dante e Tom ritroviamo anche l'intermediario Johnny (Jonathan Ferreras). Nel nuovo episodio si aggiungeranno anche i personaggio di Alan (Matteo Ferrara) e di Bianca (Sarah Neri). Ci tengo a ricordare che si tratta di un progetto cinematografico a budget zero, dove gli attori ingaggiati sono amici che si sono prestati gratuitamente a questo progetto». 

Ci saranno quindi anche altri episodi in futuro?
«Sì, il progetto di Dante e Tom sarà composto da diversi episodi. Abbiamo formato un team (composto dagli attori e da me) che si incontra ogni settimana per sviluppare sia la storia che i singoli personaggi, dai costumi alle location fino agli oggetti di scena. 

Prima dell'uscita ufficiale del secondo episodio hai pubblicato diversi teaser. Come mai? 
«Fare un trailer del cortometraggio è un po' strano, oltre ad essere difficile: o non parli di nulla facendo vedere immagini casuali oppure mostri e spoileri già troppo. Così mi è venuto in mente di fare dei teaser, ma non banali. Infatti in realtà i teaser che abbiamo pubblicato sia su Instagram che su Youtube non c'entrano niente con quanto mostrato nel secondo episodio. O meglio: c'entrano con la storia ma non fanno parte dell'episodio. Sono scene di un minuto create appositamente, ma che nella storia hanno comunque una valenza. Quando si guarda il secondo episodio, avendo già visto i teaser, si capiscono meglio alcuni passaggi. Non è quindi necessario vederli per forza prima di vedere l'episodio intero ma è consigliato, ci sono dei passaggi che do per scontato. Abbiamo fatto la promo del secondo episodio così, con questi teaser. 

Fare il regista non è il tuo lavoro, ma ti piacerebbe farlo a tempo pieno? 
«Assolutamente sì. Ma ho ancora molto da imparare. Ho fatto sicuramente degli errori e ne farò altri, ma uso anche questa web serie un po' anche come una mia palestra personale. Ho scelto anche di seguire il filone comico anche e forse perché non mi ritengo ancora all'altezza di fare un cortometraggio più serio e impegnato. In questo modo mi prendo meno sul serio e oso di più: è un tipo di comicità alla "Aldo, Giovanni e Giacomo", in cui o ridi subito o non riderai mai. Ad ogni episodio cercheremo di crescere, sia come mezzi a disposizione (dal sonoro alle luci), sia come trama». 

Quanto tempo hai impiegato per il secondo episodio? 
«Non essendo il lavoro principale di nessuno di noi non avevamo molto tempo a disposizione. Con il team ci siamo obbligati ad incontrarci una volta a settimana apposta per non perdere il ritmo. Dal momento in cui abbiamo scelto di proseguire con la storia all'uscita ufficiale sono passati circa sei mesi. Le riprese sono state fatte tra maggio e giugno, ma nel frattempo abbiamo portato avanti il resto della storia fino già alla sua conclusione. In questo modo evitiamo di fare degli episodi fini a se stessi, e possiamo già includere alcuni dettagli che saranno utili nei prossimi episodi. Abbiamo già girato anche alcune riprese per il terzo capitolo».

Ci sono state delle difficoltà particolari nel girare questo secondo episodio? 
«Per quel che riguarda questo capitolo curare la qualità dell'immagine è stato molto ostico. Il cortometraggio è stato girato completamente all'interno, al contrario di quanto era avvenuto nel primo episodio. Il gioco di luci quindi mi ha dato parecchio filo da torcere, non essendo io un esperto. Ho dovuto lavorare tanto in postproduzione». 

Essendo un lavoro a costo zero, vuoi magari lanciare un appello? 
«Contiamo sul fatto che magari man mano la gente, affezionandosi alle avventure di Dante e Tom, voglia aiutarci, non per forza dal punto di vista economico (che è sempre gradito, per carità) ma anche da punto di vista pratico. Se ci sono persone che hanno la stessa passione e hanno voglia di mettere a disposizione il loro tempo gratuitamente, ben venga! E chi parlerà della serie ad amici e parenti ci darà già una grande mano».

Guardando il cortometraggio si notano alcune influenze cinematografiche. Dico bene? 
«Esatto, mi ispiro e seguo principalmente a Quentin Tarantino, Cristopher Nolan e Martin Scorsese. Cerco sempre di omaggiarli in qualche modo nei miei lavori. Ad esempio nel primo episodio, la scena del baule richiama il Tarantino di Pulp Fiction. Alla fine dell'episodio c'è una scena che crea un loop: come inizia così finisce, puoi guardarlo all'infinito, che richiama Nolan».

Tra il primo capitolo e il secondo hai fatto nuove esperienze cinematografiche? 
«Sono andato a lavorare come videomaker al Concorto Film Festival di Pontenure. Ho conosciuto un sacco di gente e molti registi internazionali, ho visto un sacco di cortometraggi. È stato bellissimo vivere questa esperienza, in quanto mi ha permesso di incontrare persone molto competenti che hanno la mia stessa età e che raccontano che hanno iniziato proprio come ho iniziato io. Un'esperienza che mi ha motivato ancora di più».

Anche alla fine del secondo capitolo c'è una raccolta di errori sul set. Si ripeterà in tutti gli episodi? 
«Sì, assolutamente. Manterrò in tutti i capitoli la stessa struttura. Ovviamente durante la registrazione non sono mancati gli errori e le risate nei momenti sbagliati del copione, che sono finiti direttamente in fondo al cortometraggio. Poi altre gaffe verranno pubblicate anche in un secondo momento. E dopo i titoli di coda: un bel flashback in stile "Una notte da leoni"

Il cortometraggio è uscito ormai qualche giorno fa. Com'è stata l'accoglienza? 
«Devo dire molto positiva, soprattutto da chi aveva già visto il primo episodio. I riscontri sono arrivati sia a me che anche agli attori. Inoltre lunedì 17 ottobre alle ore 20:00 ci sarà una diretta Instagram dal mio account @_eladio_blanco_ insieme a tutto il cast di "Bianca da morire" per fare due chiacchiere e rispondere in diretta alle domande del pubblico». 

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