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Padova: sulle orme di Galileo, tra storia, scienza e meraviglia

Storia, territorio e prestigio: un’esperienza di benessere totale tra lusso, salute e piacere (seconda parte)
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Padova: sulle orme di Galileo, tra storia, scienza e meraviglia

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Storia, territorio e prestigio: un’esperienza di benessere totale tra lusso, salute e piacere (seconda parte)

ABANO TERME - Padova è una città che accoglie il visitatore con la stessa curiosità vivace che da secoli anima le sue strade, i suoi chiostri e i suoi palazzi. È un luogo dove la libertà di pensiero ha messo radici profonde e dove studiosi di ogni epoca hanno trovato terreno fertile per far germogliare idee rivoluzionarie. L’Università, fondata nel 1222, si definisce da sempre Universa Universis Patavina Libertas, un motto che racchiude la sua anima: una libertà universale rivolta a tutti. Non sorprende che proprio qui abbia insegnato Galileo Galilei, che considerò i suoi diciotto anni padovani come “i migliori di tutta la mia vita”.

Il cuore della storia universitaria padovana è Palazzo Bo, un edificio imponente che ancora oggi ospita la sede centrale dell’ateneo. Camminando tra i suoi corridoi ricoperti di migliaia di stemmi studenteschi, si percepisce immediatamente quanto Padova fosse, già nel Rinascimento, una città cosmopolita, crocevia di culture, idee e saperi. La Sala dei Quaranta, uno degli ambienti più celebri del Palazzo, ospita i ritratti di studiosi stranieri che contribuirono alla fama dell’ateneo, e al centro campeggia l’immagine di Galileo, omaggio alla sua figura e al suo ruolo nella storia della scienza.

Un capitolo straordinario della storia dell’Università di Padova è quello di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, che nel 1678 divenne la prima donna al mondo a ottenere una laurea. Fu un avvenimento rivoluzionario, reso possibile dall’apertura mentale dell’ateneo e dalla sua capacità di riconoscere il talento oltre ogni barriera sociale. Ancora oggi la sua figura è celebrata in una targa e in una sala commemorativa all’interno del Palazzo, meta di tanti visitatori.

Nel percorso guidato attraverso Palazzo Bo, uno degli elementi più suggestivi è la cattedra dalla quale Galileo teneva le sue lezioni di matematica, fisica e astronomia. Qui il grande scienziato mostrava agli studenti strumenti innovativi, come il suo celebre telescopio, inaugurando un metodo di insegnamento completamente nuovo, fondato sull’osservazione diretta e sull’esperimento. Poco distante si trova il Teatro Anatomico, costruito nel 1594 e considerato il più antico teatro anatomico stabile del mondo. Si tratta di una struttura ovale e sorprendente, con gradoni così stretti da costringere gli studenti all’immobilità durante le dissezioni. In questo luogo operarono studiosi destinati a segnare la storia della medicina, tra cui Giovanni Battista Morgagni, considerato il padre dell’anatomia patologica moderna. La sua opera trasformò lo studio del corpo umano in un metodo scientifico rigoroso, aprendo la strada alla medicina contemporanea.

L’Università di Padova fu un richiamo irresistibile anche per studiosi provenienti da tutta Europa. Qui lavorarono figure come Gaspard Bauhin e Jean Prevost, che contribuirono a sviluppare nuovi linguaggi botanici e medici, lasciando un’impronta indelebile nella scienza moderna. Padova era davvero una capitale internazionale del sapere, un luogo dove il confronto tra studiosi produceva idee destinate a diffondersi oltre i confini della città.

Lasciato Palazzo Bo, il cammino prosegue tra le vivaci piazze del centro. Si passa per Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta, si attraversa il mercato storico e ci si inoltra verso il Prato della Valle, una delle piazze più scenografiche d’Europa. Lungo il percorso si respira il ritmo di una città viva, che unisce la modernità dei negozi e dei caffè alla quiete di chiese, portici e palazzi rinascimentali.

La meta principale della passeggiata è l’Orto Botanico dell’Università di Padova, riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. Fondato nel 1545, è il più antico orto botanico universitario ancora nella sua sede originale. Nato per coltivare piante medicinali, divenne presto un luogo di scambio e sperimentazione botanica a livello europeo. Attraverso i secoli, l’Orto contribuì in modo decisivo all’introduzione di nuove specie in Italia e alla diffusione delle conoscenze botaniche.

Tra i suoi tesori viventi si incontrano esemplari di straordinario valore storico. Il Platano del 1680, con il suo tronco cavo modellato dal tempo, sembra raccontare storie secolari a chi si avvicina alla sua ombra. La Palma di San Pietro, piantata nel 1585, è così preziosa che nel Settecento fu costruita una “stufa” per proteggerla durante l’inverno: un ingegnoso sistema di riscaldamento ante litteram. Nell’Orto furono coltivate alcune delle prime piante esotiche introdotte in Italia, come il ginkgo biloba, il gelsomino proveniente dal Perù, numerose specie americane e molte piante officinali fondamentali per lo sviluppo della medicina. Ogni settore dell’Orto è un
racconto, un ponte tra passato e presente, un invito a osservare la natura con lo stesso spirito di meraviglia dei grandi studiosi che vi lavorarono.

Dopo una giornata trascorsa tra storia universitaria, scoperte scientifiche e passeggiate botaniche, non c’è nulla di più rigenerante che dedicarsi al relax. A pochi minuti da Padova, immerso nell’atmosfera dolce dei Colli Euganei, sorge il Grand Hotel Abano, rinomato per le sue piscine termali e per i fanghi maturati secondo una tradizione secolare. L’hotel rappresenta il campo base ideale per esplorare Padova e i suoi dintorni, offrendo un luogo elegante e accogliente dove concludere la giornata in totale tranquillità. Le sue terme, apprezzate da viaggiatori provenienti da tutto il mondo, completano alla perfezione un itinerario che unisce cultura, scienza, natura e benessere.

«Padova è la città dove l’ingegno cammina libero quanto l’uomo, e ogni pietra sembra pronta a rispondere a chi la interroga con spirito di curiosità» (frase immaginaria di Galileo Galilei).

Il primo articolo di questo reportage è stato pubblicato il 29 novembre 2025.

Il nostro viaggio, tra acque termali e la storia di una regione, prosegue con la visita di un parco monumentale di purificazione davvero unico. Seguitemi!

Testo a cura di Riccardo Rossetti


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.

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