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Un passo, questo, per tutelare i propri interessi, così come quelli delle proprie imprese
PECHINO - La Cina prenderà misure attive per tutelare i suoi interessi e quelli delle sue imprese in risposta agli atti di protezionismo degli Stati Uniti: il vice ministro del Commercio Wang Shouwen ha definito la mossa di Washington sull'avvio dell'indagine «un atto unilaterale di protezionismo».
Il riferimento è ai dazi fino a 60 miliardi sull'import negli Usa di beni tecnologici e della telefonia cinesi che secondo il Wall Street Journal saranno annunciati domani dal presidente Donald Trump, applicando la Section 301 dello Us Trade Act del 1974 a conclusione di un'indagine sulla proprietà intellettuale partita ad agosto 2017.
«Prendere misure commerciali restrittive non solo impedirà l'ordine del commercio internazionale, ma causerà seri danni al sistema del commercio multilaterale», ha detto Wang in un intervento tenuto a Nuova Delhi, in un forum di due giorni del Wto finito ieri, e diffuso oggi dal ministero.
Trump ha accusato il governo di Pechino di costringere le imprese americane a trasferire i diritti sulla proprietà intellettuale per poter operazioni sui mercati cinesi.
