Se il gioco non vale la candela non si aggiusta comunque, spiega un tecnico ticinese. A volte, però, si potrebbe fare
BRUXELLES / LUGANO - Dover buttare via un elettrodomestico discretamente nuovo solo perché un singolo componente si è rotto e non è riparabile (o non lo è a un prezzo accettabile) è un’esperienza che avranno fatto un po’ tutti. Nuove regole dell’Unione Europea, però, potrebbero presto sancire il “diritto di riparare” dei consumatori.
Come riporta la BBC, infatti, il progetto di obbligare i produttori a fabbricare elettrodomestici più semplici da aggiustare sta vivendo un certo slancio, con i ministri dell’Ambiente dell’Unione impegnati questa settimana in voti su lavastoviglie e frigoriferi. Simili progetti legislativi, sottolinea il portale britannico, vengono portati avanti anche in almeno 18 Stati americani.
Ridurre l'inquinamento - L’obiettivo è ridurre la frequenza con cui si cambiano questi prodotti e limitare così l’inquinamento causato dalla loro produzione e i rifiuti. Un vincolo che non piace ai fabbricanti e che non sarebbe direttamente applicabile in Svizzera.
Il riparatore ticinese: «Tanti clienti preferiscono ricomprare nuovo a basso costo» - Ma vendere elettrodomestici più facilmente riparabili farebbe sì che le persone li sostituiscano meno spesso? Non necessariamente, ci spiega un riparatore specializzato di un'azienda di Lugano attiva nel settore: «Al giorno d’oggi si trovano lavatrici, lavastoviglie e forni a basso costo e tanti clienti preferiscono acquistare quelli piuttosto che fare una riparazione, anche se sanno che dovranno buttarli dopo pochi anni», afferma.
Il prezzo conta - Il prezzo, insomma, fa ancora la differenza quando si tratta della possibilità di aggiustare un elettrodomestico e di reperire i pezzi di ricambio: «Tra una lavatrice da 500 franchi e una da 4mila c’è una bella differenza», sottolinea. Agli occhi di un tecnico, del resto, i prodotti in commercio di un certo livello si riparano senza particolari grattacapi. Con quelli di bassa gamma, invece, non ci si prova nemmeno più: «Per non avere discussioni con il cliente», cui può essere difficile spiegare la difficoltà di trovare i ricambi. In ogni caso, ça va sans dire, se costa di più riparare che comprare nuovo non c’è ecologia che tenga: si sostituisce.
Ma la gente chiama il tecnico anche per cambiare la lampadina del frigo o quello si riesce ancora a farlo da soli? «La maggior parte ce la fa da solo», rassicura il riparatore.