«Non è quello il testo scolastico di riferimento»

Il Consiglio di Stato risponde a Massimiliano Robbiani sul «prontuario tendenzioso» per l'insegnamento della civica
BELLINZONA - «Sinistra santificata, Destra brutta e cattiva». È quanto, in estrema sintesi, segnalava e denunciava un'interrogazione inoltrata al Governo dal deputato della Lega dei Ticinesi Massimiliano Robbiani, in riferimento a un «prontuario tendenzioso usato nelle nostre scuole per l’insegnamento della civica». In merito ai contenuti, il DECS e il Consiglio di Stato, precisano nella loro risposta di non ritenere «opportuno dover commentare un testo liberamente pubblicato nel nostro Paese».
Non solo, il Governo rassicura anche «circa il fatto che è anche uno dei compiti del docente quello di contestualizzare le nozioni presenti nei libri di testo, qualora le stesse necessitino di una mediazione o di una spiegazione più approfondita».
Il volume in questione - “Istituzioni politiche Svizzere” di Vincent Golay e Mix & Remix - non è inoltre il testo di riferimento per l'insegnamento della materia. Si «parte dall’assunto secondo il quale in molti istituti scolastici ticinesi, non si dice quanti e non si dice se di scuola media, media superiore o professionale» sia in uso questo volume, precisa l'Esecutivo. «Questo assunto è errato».
Il testo di riferimento per l'insegnamento della civica, «malgrado l'analogia», è infatti “Istituzioni politiche svizzere - Guida alla cittadinanza e alla democrazia”, di Maurizio Binaghi, Daniele Bollini, Lisa Fornara e Pasquale Genasci. Ne consegue, sottolinea quindi il Consiglio di Stato, anche l'impossibilità di quantificare gli istituti scolastici in cui è stato invece utilizzando il testo in oggetto all'interrogazione.




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