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Tassa sul sacco: «Mano libera ai Comuni»

Un'iniziativa parlamentare chiede maggiore autonomia per gli enti locali nello stabilire gli importi
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Tassa sul sacco: «Mano libera ai Comuni»
Un'iniziativa parlamentare chiede maggiore autonomia per gli enti locali nello stabilire gli importi
BELLINZONA - Stesse tasse, ma costi diversi. I Comuni ticinesi sostengono spese più o meno elevate per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, ma la "tassa sul sacco" è uguale per tutti. La legge cantonale impone dei paletti «tr...

BELLINZONA - Stesse tasse, ma costi diversi. I Comuni ticinesi sostengono spese più o meno elevate per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, ma la "tassa sul sacco" è uguale per tutti. La legge cantonale impone dei paletti «troppo stretti» per l'associazione Okkio, che a maggio scorso ha rivolto un appello al Gran Consiglio. 

Alcuni deputati hanno raccolto lo spunto. In un'iniziativa parlamentare generica presentata oggi, Maddalena Ermotti-Lepori (Ppd) e cofirmatari chiedono di riconoscere una maggiore autonomia ai Comuni nello stabilire gli importi della tassa sul sacco - giudicata «troppo bassa» per lo spirito della legge - e della tassa di base.   

«Per alcuni Comuni, ad esempio quelli che devono servire un ampio territorio con pochi abitanti, i costi della raccolta dei rifiuti sono maggiori, ed è maggiore il costo per la raccolta di trasporto dei rifiuti fino all'inceneritore di Giubiasco e di gestione della raccolta differenziata» si legge nell'iniziativa. I firmatari chiedono che la tassa sul sacco possa comprendere «anche altri elementi di costo variabili oltre a quelli di smaltimento» come ad esempio «i costi di trasporto e per le raccolte separate». Inoltre, che la tassa base possa essere differenziata in base alle categorie di utenti.

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