Matteo Pronzini interpella nuovamente il Governo sulle «stranezze ed irregolarità» del DSS in merito al caso Argo 1
BELLINZONA - «I dipendenti e gli uffici dello Stato sono stati impiegati per scopi diversi da quelli che dovrebbero essere i loro?». A chiederlo, interpellando il Consiglio di Stato, è Matteo Pronzini che vuole chiarezza sul dipendente dell’Ufficio del sostegno sociale e dell'inserimento (USSI) che sarebbe stato impiegato per «indagare sulle informazioni in possesso di giornalisti e che avrebbe eseguito verifiche su una pensione di invalidità italiana».
«L’ultima di una serie di stranezze e irregolarità commesse da alti funzionari del DSS», commenta il deputato MPS - ricordando in particolare il caso della famosa “cena offerta” a Bormio e l'e-mail al centro della sospensione di un agente di sicurezza avvenuta la scorsa settimana - chiedendo quale fosse il ruolo effettivo del dipendente ausiliario dell’USSI e per quale motivo fosse in contatto con ex agenti dell’agenzia Argo 1.
Inoltre, precisando la gravità di un’eventuale interferenza da parte della politica nella libertà d’inchiesta giornalistica, Pronzini chiede al Governo se è stata avviata una verifica interna «per capire se il dipendente ausiliario o Renato Bernasconi - capo della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie - hanno indagato sulle informazioni in possesso dei giornalisti» e soprattutto, qualora risultasse vero, per quale motivo lo hanno fatto.