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CANTONE«La piazza aeroportuale ticinese merita più attenzione»

23.05.24 - 16:29
ASPASI si sta battendo per un collegamento Lugano-Ginevra, ma per ora le risposte delle autorità sono state poco rassicuranti.
ASPASI
Fonte ASPASI
«La piazza aeroportuale ticinese merita più attenzione»
ASPASI si sta battendo per un collegamento Lugano-Ginevra, ma per ora le risposte delle autorità sono state poco rassicuranti.

LUGANO - La piazza aeroportuale ticinese deve tornare a volare. Soprattutto ora che il traffico ferroviario soffre (e i passeggeri con lui) a causa dell'interruzione lungo l'asse del Gottardo.

Né è convinta l'Associazione passeggeri e aeroporti della Svizzera italiana (ASPASI) che oggi in conferenza stampa ha illustrato i propri sforzi per creare le condizioni quadro necessarie alla riattivazione dei voli di linea (soprattutto quella tra Lugano e Ginevra) e per sostenere la piazza aeroportuale ticinese. «Sviluppare in maniera complementare e parallela i vari vettori di trasporto è fondamentale. La classe politica deve prendersi le sue responsabilità: non agire e non avere una visione a lungo termine significa ignorare e mettere a repentaglio la piazza aeroportuale ticinese».

Insomma secondo ASPASI strada, rotaia e traffico aereo devono andare avanti di pari passo, anche se per ora il viaggio comune non è propriamente privo di ostacoli. Ne sa qualcosa Roberta Passardi, co-presidente di ASPASI e deputata PLR in Gran Consiglio, che da anni si batte per aggiornare la pianificazione aeroportuale ticinese. Una lotta che è recentemente sfociata anche in un'interpellanza. «La difficoltà di raggiungere il Ticino, aggravata dall'incidente che ha di fatto bloccato la galleria di base ferroviaria del Gottardo, richiede soluzioni rapide. Un sistema aeroportuale efficiente è cruciale per l'economia del Cantone e per la sua accessibilità».

Al momento, però, il Consiglio di Stato non condivide né l'urgenza, né la necessità di aggiornare una pianificazione ormai ventennale, ritenendo che i collegamenti aerei non costituiscano un’alternativa ai collegamenti terrestri. Una risposta, questa, che non è naturalmente piaciuta ad ASPASI che da parte sua ricorda come attorno alla piazza aeroportuale ticinese ruotino «numerosi impieghi e un potenziale importante di nuove attività ad alto valore aggiunto».

Il Consigliere agli Stati Fabio Regazzi (Il Centro), ha invece messo in luce le incertezze legate al divieto di cabotaggio aereo. L'interpellanza presentata dall’allora consigliere nazionale Marco Romano nel settembre 2023 aveva chiesto chiarimenti sulle condizioni per autorizzare una compagnia aerea estera a servire l'aeroporto di Lugano-Agno per voli interni. Nella sua risposta il Consiglio federale ha ribadito che il cabotaggio è riservato alle compagnie svizzere, salvo accordi internazionali. Tuttavia, l'articolo 32 della Legge federale sulla navigazione aerea (LNA) sembra permettere eccezioni indipendenti da tali accordi: «La formulazione di regola suggerisce che esiste spazio per deroghe, una possibilità già presente nella versione del 1971 della legge». Una formulazione, questa, che ha spinto Regazzi e Chiesa a reinterpellare il Governo sulla questione, nuovamente senza successo. «È però necessario - ha ribadito Regazzi - continuare a mettere pressione sul Consiglio federale e, se necessario, modificare la LNA per garantire collegamenti veloci e affidabili con le regioni periferiche della Svizzera».

Gli ha fatto eco il Consigliere agli Stati Marco Chiesa (UDC) che ha evidenziato l'importanza di riesaminare le restrizioni sul cabotaggio aereo per ragioni politiche ed economiche. «La mancanza di collegamenti aerei diretti tra Lugano e Ginevra - precisa il Municipale della Città sul Ceresio - rappresenta un significativo svantaggio per la piazza economica ticinese» visto che «il trasporto ferroviario non consente viaggi di andata e ritorno in giornata tra queste due importanti città finanziarie. Questa situazione limita le opportunità di cooperazione e scambio economico tra le due città ed è problematica anche sotto l’aspetto della coesione nazionale». Per questo Chiesa, unitamente al collega ginevrino Mauro Poggia, ha invitato il Consiglio federale a riconsiderare le attuali limitazioni sul cabotaggio aereo e ad adottare misure che favoriscano l'integrazione economica e la cooperazione tra le diverse piazze finanziarie della Svizzera.

In conclusione, Michele Rossi, co-presidente di ASPASI, ha ricordato quanto l’associazione si sia impegnata con tutte le sue forze a livello cantonale e federale per migliorare le condizioni quadro della piazza aeroportuale ticinese. «Il Ticino - ha ricordato - non può contare unicamente sui collegamenti stradali e ferroviari, già troppo sollecitati. È necessario puntare anche sui collegamenti aerei per mantenere i posti di lavoro e l'attrattività del nostro cantone».

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COMMENTI
 

Blobloblo 3 sett fa su tio
La piazza aeroportuale???? 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

Anonimoos 3 sett fa su tio
L'aeroporto di Lugano ancora solo perché questi facoltosi politicanti, tutti appartenenti alla fascia di concittadini dal budget milionario, ovvero l'unica ancora in grado di permetterselo, possano muoversi senza troppo affanno.

Ala 3 sett fa su tio
La "piazza aeroportuale" ticinese" non esiste. Esistono due aeroporti adatti al traffico locale e internazionale ("VIP") con procedure ma certo non di linea. L'ASPASI è oramai desueta, novecentesca...
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