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CANTONEClima: «Fake news anche sui giornali». Il WWF scomoda il Cantone

15.03.23 - 06:30
La richiesta: «Un ruolo più attivo nell’ambito dell’informazione scientifica». E sul PECC: «Obbiettivi raggiungibili già nel 2040»
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Clima: «Fake news anche sui giornali». Il WWF scomoda il Cantone
La richiesta: «Un ruolo più attivo nell’ambito dell’informazione scientifica». E sul PECC: «Obbiettivi raggiungibili già nel 2040»

LUGANO - Il «fiume di notizie false o negazioniste» che invade la rete rischia di avere un peso sulla riuscita o meno della svolta climatica che ci si attende dal Piano energetico e climatico cantonale (PECC). Ne è convinto il WWF che, ora, non nasconde una certa preoccupazione per la comparsa di queste "fake news" anche sui principali quotidiani. 

«Sulla stampa scritta ci troviamo ciclicamente confrontati con una pagina a pagamento - sottolinea Massimo Mobiglia, presidente del WWF della Svizzera italiana -. L’uso che viene fatto di questo spazio è quello di diffondere notizie negazioniste che, travestite da inserzioni a pagamento, non vengono verificate dalle redazioni».

Quali sono i contenuti?
«Viene messa dubbio la veridicità del cambiamento climatico così come viene negato che vi siano ragioni antropiche dietro l’aumento del CO2 o una correlazione con il consumo di combustibili fossili. Chi ci sia dietro non è dato saperlo ma supponiamo che si tratti di lobbies del petrolio». 

Ci sono però canali tramite i quali questo tipo di notizie prolificano in misura ben maggiore
«I social rappresentano un grosso problema per quanto riguarda la verifica della veridicità delle informazioni che vengono divulgate. Possiamo dire che siano uno dei principali veicoli di disinformazione. Ogni persona dovrebbe riuscire a distinguere autonomamente ciò che è attendibile da ciò che non lo è, ma sappiamo bene come la realtà sia ben diversa». 

Insomma, per voi occorrerebbe indirizzare meglio il cittadino tramite un’informazione verificata
«E che sia scientificamente fondata. Da qui nasce la nostra proposta al Cantone di svolgere un ruolo più attivo nell’ambito dell’informazione scientifica sui cambiamenti climatici e le possibili soluzioni. Ad esempio ci piacerebbe vedrebbe una rubrica in tv, che sia almeno settimanale, sulla scorta del “The daily climate show” di Sky news. Si tratta di un nuovissimo programma, della durata di circa 15 minuti ad episodio, che mira a evidenziare la minaccia immediata del riscaldamento globale sul pianeta».

È la prima volta che avanzate una richiesta di questo tipo?
«Sì, anche perché è solo negli ultimi due anni che abbiamo notato questa impennata di fake news che, ora, hanno iniziato a fare capolino anche sulle pagine a pagamento dei quotidiani». 

Una campagna informativa mirata potrebbe aiutare a sensibilizzare maggiormente i ticinesi? 
«Senza voler colpevolizzare nessuno abbiamo visto che nell’ultimo inverno, nonostante la carenza energetica, non ci sono stati grossi cambiamenti nei consumi. Verosimilmente un’informazione più dettagliata, che sappia offrire un dettaglio completo dei problemi che insorgono consumando energia non rinnovabile e producendo CO2, può portare a un comportamento più virtuoso del singolo cittadino. Il WWF è convinto che, collettivamente, si possa ottenere un buon risultato».

Sempre il Ticino, restando in tema energetico, sembra dover affrontare anche una nuova sfida, quella della carenza idrica che ha un riscontro anche nella produzione dell’energia idroelettrica
«Una delle manifestazioni del cambiamento climatico è la distribuzione diversa delle precipitazioni. Questo è attestato anche dai rapporti e dalle analisi sul clima pubblicati da MeteoSvizzera. Sono scenari paventati già diversi anni fa, che si sono concretizzati, e che vedono precipitazioni concentrate in episodi più “violenti”, seguiti da lunghi periodi di siccità. Siamo noi la causa di tutto ciò. Anche qui abbiamo la possibilità di cambiare lo scenario futuro». 

Un Ticino a zero emissioni entro il 2050, come previsto dal Piano energetico e climatico cantonale (PECC), è possibile? 
«Noi siamo dell’avviso che questo obiettivo, con un po’ di volontà, possa essere raggiunto anche prima. È per questo che il WWF chiede ai paesi industrializzati di anticiparlo al 2040». 

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COMMENTI
 

One72 1 anno fa su tio
Con tutta la pubblicità che mandano in giro in carta e cartone per raccattare soldi a destra e a manca, poi si lamentano dell'inquinamento?! Queste associazioni dovrebbero essere vietate perché vogliono dettare legge senza alcuna trasparenza ne sui loro introiti e spese e tantomeno sulle fonti scientifiche.

tulliusdetritus 1 anno fa su tio
Cito: “Viene messa in dubbio la veridicità del cambiamento climatico così come viene negato che vi siano ragioni antropiche dietro l’aumento del CO2 […]”. Molto scaltri quelli del WWF: anche loro si guardano bene dall’affermare esplicitamente che la causa del cambiamento climatico sia da ricondurre all’aumento (antropico o meno, aggiungo io) del CO2, perché sanno benissimo che è un’affermazione azzardata. Molto meglio lasciare che sia chi legge che faccia inconsciamente il collegamento. Subdolo! Il problema è che la tanto osannata “Scienza”, o meglio, i ricercatori più esperti in merito, sostengono che il rapporto causa-effetto sia con ogni probabilità da invertire: tutto lascia supporre infatti che sia il cambiamento climatico in atto, le cui origini sarebbero ancora tutte da capire, a causare un aumento della CO2. Ora apriti cielo! Chissà quanti insulti e commenti scandalizzati seguiranno…

Emib5 1 anno fa su tio
Risposta a tulliusdetritus
Detrito Nessun insulto, ma una domanda: dove si può leggere uno studio serio che inverte il rapporto di causa effetto fra aumento di CO2 e riscaldamento climatico?

carlo56 1 anno fa su tio
nessuno di noi potrà cambiare il mondo se non lo si guarda obiettivamente

carlo56 1 anno fa su tio
errori di battitura…

Redimer 1 anno fa su tio
Si ma stai calmo e scrivi meglio, sei comprensibile come un reduce dall'anestesia🤣. Mille parole e non hai detto nulla, come non interessa a nessuno quest'argomento penso.....senza offesa ovvio🤷🏻🤣

carlo56 1 anno fa su tio
è in discorso complesso in democrazia… concordo con il WWF che talvolta le informazioni che si leggono sono tendenziose o false ma questo è uno dei lititi della libera stampa che per essere tale deve dare spazio a tutti e non soltanto a certi. Anche il WWF non la racconta per intero la storia: è vero che un cambiamento di comportamenti è necessario per il bene del pianeta ma ci sono cose che sono volutamente taciute come il fatto che un’europa (non parliamo di una Svizzera che conta molto meno) super etica se il terzo mondo, il syd america e l’asia non faranno lo stesso avranno un effetto quasi nullo sul clima del pianeta. Un’altra cisa che non si dice è che questo cambiamento è costosissimo per chi lo metterà in pratica e gli attiri sopra citati non se lo possono permettere a meno di rinunciare a quel benessere che hanno rincorso in povertà per decenni. Per loro sarebbe possibile se glielo pagassimo noi occidentali ma noi saremmo disposti a sacrificare una bella fetta del nostro benessere per questo? Io penso di no, e senza essere un visionario: un paese ricco come la Svizzera dove le persone che possono vanno a fare la spesa all’estero impoverendo i propri commercianti non sarà mai disposto consapevolmente a significative rinunce economiche, per nessun motivo. Perciò serza essere un visionario penso che, come per tutte le altre razze sul pianeta, sarà la razza umana a doversi adattare a un cambiamento inevitabile, e sopravviveranno i forti per una legge di natura. Poi per l’infirmazione c’è la questione del chi paga chi. I giornali, le TV, ecc, sono finanzuate non da chi compra il loro servizio ma da altri, che non lo fanno a gratis. Lo stesso vale per la scienza: chi paga influenza, e vale anche per gli scienziati vicini all’ambiente, perché cambiare sistema energetico è un business immenso che molti vogliono cavalcare, e dive c’è l’interesse spesso la verità soccombe.

Redimer 1 anno fa su tio
Oggettivamente, ma oltre agli altri ora si aggiungono anche questi p..........? Ma basta fare campagna politica!!!!!!!!!!!! Il circo non finisce mai e sono sempre e solo gli spettatori che pagano il biglietto. Vergogna!

Lux Von Alchemy 1 anno fa su tio
In maniera oggettiva, le fake news vanno verificate da entrambe le parti. Pare che le voci scientifiche di grande risalto abbiano provato al di là di ogni ragionevole dubbio, che il “riscaldamento” sia ciclico e non causato dall’uomo. Ciò non significa che non bisogna agire, sia ben chiaro.

briciola68 1 anno fa su tio
Risposta a Lux Von Alchemy
E quali sono queste voci scientifiche?🧐

Nilo221 1 anno fa su tio
Risposta a Lux Von Alchemy
Esatto, ovviamente, questi scienziati ed esperti non trovano spazio nell’informazione di "regime", tutta interessata a spingere sull’allarmismo per giustificare le scelte politiche e finanziarie delle élite europee e americane. Mi sembra un film già visto, non molto tempo fa, con tanto di allarmismo a gogo

Johnnybravo 1 anno fa su tio
Risposta a Nilo221
Ma per favore... Allora passiamo tutto sotto informazione di 'regime" e non fidiamoci più di nessuno, mettiamo in discussione tutto, visto che oramai grazie alla rete e al sentito dire... tanti soni diventati tuttologi (e pensare che molti di questi... non hanno nemmeno la licenza media). La rete è più affidabile di laureati in fisica, climatologia, ecc... che mondo....

Nilo221 1 anno fa su tio
Risposta a Johnnybravo
Nickname perfetto per te, molto azzeccato..

Mariuzza 1 anno fa su tio
sicuramente anche loro vanno al WEF a piedi!

Bigman2 1 anno fa su tio
Il bue che dice cornuto all'asino. Diffondono fake news e cercano di girare l'oliva per incolpare chi invece da opinioni concrete e reali. Prima fra tutte: il CO2 non è un fattore inquinante. Quindi caro WWF la vostra credibilità è ormai a picco e la collusione è ora accertata.

CJ 1 anno fa su tio
La vera fake news sono propio loro … poi da che pulpito lo stesso wwf in Africa finanziava organizzazioni che torturavano stupravano e uccidevano le popolazioni locali … comunque resta il fatto o si fa un piano mondiale per prelevare e stoccare in profondità il co2 dal aria o se no siamo fritti …. Gli sforzi che possiamo fare anche in Svizzera ( fatti sulle spalle del ceto medio -basso per essere chiari ) non rallenteranno neanche la crescita mondiale … i 2/3 del pianeta inquinerà sempre di più e non ha minimamente i soldi e la volontà per una riconversione … una domanda ai moralizzatori del wwf perché sono contrari alla energia nucleare ? Se non foste così ottusi saremmo messi un po’ meglio visto che è una energia di Banda e non produce co2 propio quello che avremmo bisogno …sveglia wwf scendete dal fico … facile fare il verde con un bel stipendio statale o parastatale e col fondoschiena al caldo

koseidon 1 anno fa su tio
Risposta a CJ
Egregio signor Mobiglia, benvenuto nel mondo democratico. In Svizzera esiste la libertà di opinione (benvenuto il dissenso), la libertà di credo (prevedere il futuro a medio lungo termine è credo). Per il suo modo concepire l'informazione può candidarsi al wwf in Russia, Corea del nord e altri paesi mono....
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