Fuggiti dal Kurdistan iracheno a breve dovranno ritornarvi. Lo ha deciso Il TAF. Dopo la petizione ora puntano ad Amnesty International
LUGANO - Ultima ratio: Amnesty International. L'incontro, che avverrà nei prossimi giorni (domani ci sarà quello don la Fondazione Diritti Umani a Lugano), vuole scongiurare l'imminente espatrio previsto per il prossimo 2 di gennaio e sentenziato dal Tribunale amministrativo federale (TAF) per i coniugi P.A. e M.H.
Dopo la petizione per opporsi al rigetto della domanda d'asilo (che ha già raccolto 400 sottoscrizioni), la coppia fuggita dal Kurdistan sta giocando tutte le carte in suo possesso per evitare il ritorno in quel Paese che gli si è dimostrato ostile.
In una lunga lettera, M.H. riversa nero su bianco speranze e paure: «Sono arrivata in Ticino con la mia famiglia nel 2000, allora avevo otto anni. Ho frequentato tutte le scuole, l’italiano è la mia lingua madre, i miei amici e miei conoscenti sono tutti qui». Nel 2012 la donna decide di seguire il suo cuore: «Sono tornata in Kurdistan (allora la situazione era abbastanza tranquilla e il popolo curdo si stava riprendendo economicamente). Ho sposato quello che è diventato mio marito, abbiamo avuto il nostro primo figlio nel 2014, anno in cui l’ISIS ha preso il controllo di gran parte delle regioni che ci stavano attorno. Così ho vissuto una gravidanza piena di timori e insicurezze».
I due anni successivi, «vissuti nella paura», hanno spinto la donna a prendere la decisione: «Ho scelto di tornare in Svizzera per garantire un’istruzione e una vita sicura e tranquilla alla mia famiglia». In Ticino ha così potuto riabbracciare la sua famiglia: «Qui - racconta - ho i genitori, le mie sorelle (naturalizzate svizzere), amici d’infanzia e tanti conoscenti. Ci siamo subito dati da fare. Sia io che mio marito lavoriamo e siamo economicamente indipendenti. Nel 2018, a Lugano, è nato il nostro secondo figlio».
I due bambini, spiega, non hanno più alcun legame con il Paese natio: «La loro lingua madre è l’italiano, partecipano attivamente alle attività culturali del territorio e hanno tanti amici che vedono e frequentano regolarmente». La famiglia tutta, dunque, si è integrata: «Abbiamo adottato gli usi e costumi locali. Festeggiamo Carnevale, Pasqua, Halloween e il Natale, che sarebbe il momento più bello dell’anno se non fosse che questo potrebbe essere l’ultimo».
Da qui il grido d'aiuto: «La politica d’asilo dovrebbe tutelare un richiedente la cui incolumità, se spinto a tornare nel suo Paese d'origine, è messa a rischio. Le nostre terre sono sempre state insicure, lo segnala anche il sito ufficiale della Confederazione, sconsigliando i viaggi in quelle zone. Ora, come mai vogliono rimandarci lì se loro stessi scrivono che si tratta di un territorio pericoloso?».
Hm hm , chi ha scritto quest’articolo non ha fatto un favore alla coppia, pieno di incongruenze
Oggi non può seguire il suo cuore ?
Per amore e tornata al suo paese, per sposarsi, e poi per denaro e tornata in Svizzera col marito nuovo, è giusto ?
C'è un errore nell'articolo, M.H. ha scritto nei commenti che ora ha 32 anni, quindi o è arrivata prima del 2000 oppure è arrivata a 10 anni. Comunque mi chiedo come mai lei sostiene che si sono integrati perfettamente, ma al contrario delle sorelle non ha mai chiesto la naturalizzazione.
Vi vogliono rimandare li perchè così vi sentite a casa vostra !!!!
Sicuramente se guarda nel suo albero genealogico, non è Svizzero nemmeno lei al 100% quindi se ne torni anche lei a casa sua.
Non sarebbe male se si pubblicassero anche le motivazioni delle varie istanze giudiziarie.
Esatto! Visto che ha voluto fare la vittima pubblicamente, che ci faccia sentire "l'altra campana"!
si si a questo punto teniamoli tutti , tanto mamma svizzera ha le tasche piene !!!
le tasche piene la Svizzera le ha, ma da dove arriva il nostro denaro? e poi questa famiglia si mantiene da sola non è mantenuta da noi come tante altre. prima di commentare legga bene l'articolo
Non c’è bisogno che ci mantenete ci manteniamo da soli abbiamo due lavori io è mio marito !
Föö di Ball
Razzista, per fortuna non sono tutti come lei. Si vergogni
Questa madre è un po’ matta, lavora pure lei, come suo marito e hanno figli. Chissà come mai.. Chissà che stress, dovrei chiederle qualche dritta. In svizz
Certo sto lavorando e i miei figli vanno a scuola e fanno anche i corsi dopo scuola io nel tempo libero facevo anche Volontariato , purtroppo la situazione di adesso e che vogliono dividerci dalla mia famiglia i miei genitori e le mie sorelle.
Ma lei c'è o ci fa??
Sono pensionato e vivo con poco .... Mi può aiutare ?
Se è pensionato allora le mancano ancora pochi anni di vita per fortuna. Gente come lei dovrebbe vergognarsi.
Sarei stupito che gli organi federali prendano decisioni insensate
Poveri cristi, ok ! Ma le leggi e le regole ci sono e vanno rispettate sempre ! Questo vale per tutti ! Il brutto é che poi c'é gente che le rivolta a loro piacere !
I soldi e l'oro sporco lo prendiamo con molto piacere, le persone invece devono rispettare le regole. Perché non riusciamo mai a vedere il lato oscuro della nostra Svizzera? da una parte ci vantiamo che accogliamo tot immigrati e dall'altra parte (fi nascosto) li facciamo sparire.
dovrebbero rimandare nei loro paesi tutti i criminali nelle carceri che manteniamo noi e non gente integrata che si impegna per farai una vita
sarebbe bello sentire l'altra faccia della medaglia! qui sembrano una famigliola amorosa e super integrata.... sarà vero?
Se la decisione della TAF è stata data in base alla loro integrità nel paese, beh io direi che sono integrati e che hanno il diritto di restare. dovrebbero rimandare via i criminali nelle carceri che manteniamo. qua si parla di bambini che verranno rimandati in un paese dove la Svizzera stessa sconsiglia di andarci perché pericoloso.
Certo che sono integrata avevo 8 anni quando sono venuta in Svizzera adesso ne ho 32 per me la Svizzera è il mio paese adesso anche quello dei miei figli sto lavorando ma adesso ci vogliono togliere anche il lavoro visto che hanno detto che ci dobbiamo fermare nel lavoro. Siamo economicamente indipendenti.
Mi sembra che sia lei, con i suoi commenti sempre negativi, che di amoroso ha ben poco, per non dire NULLA!! Si tratta di usare un pò di buon senso in questa situazione. È veramente assurdo rimandare indietro questa famiglia, sapendo che l altra metà rimane qui. Per contro troviamo normale mantenere intere famiglie che sappiamo bene non avere nessuna intenzione di integrarsi qui da noi...ma purché sborsino soldi...!!!! Non penso sia questa famiglia di origine curda che può recare danno alla nostra Svizzera! Pori nümm!!
E allora per quale motivo vi espellono?
se legge bene l'articolo perché... la Svizzera ritiene che non siamo abbastanza integrati. cosa vuol dire integrati? lavorano entrambi, parlano la lingua, i bambini frequentano i nostri figli, i nostri corsi e partecipano attivamente alle nostre feste. bisogna dimostrare alla TAF che la famiglia è ben integrata, che noi come società siamo dalla loro parte. non sempre la Svizzera prende le decisioni giuste.
Perchè è giusto
I soldi sono sempre benvenuti qui ( di qualsiasi provenineza poi), gli immicrati un pò meno
A posto ora dai non esageriamo si è in pericolo anche alla stazione di Milano
Alla stazione di Milano è libero di non andarci, qua si parla di una famiglia con figli che è costretta ad andare via, malgrado siano integrati nella società. Invece di mostrate il suo lato più ignorante, fa più bella figura se commenta in modo costruttivo. Le parole hanno un peso.
Peccato che i beceri razzisti non esista l esilio altrimenti saresti in cima alla lista, Trovo solo strano che Tio.ch ti lasci ancora scrivere odio e astio verso gli stranieri i quali molti sono più integrati di quanto lo sia tu
Il fatto di essere in un paese democratico che consente di esprimere, a tutti, la propria opinione su qualsiasi argomento, significa che se tu la pensi in maniera opposta, non hai alcuna facoltà di insultare il pensiero degli altri. Fenomeno da baraccone.
anche se siamo un paese democratico, certi tipi di commenti vanno contro il buon senso. Le parole hanno un peso e basta diffondere odio e razzismo.
Se vivi in democrazia, accettane le regole. Ha parlato il prossimo Nobel per la pace….
È proprio grazie a persone come lei che noi Svizzera siamo considerati uno dei paesi più razzisti al mondo, e si fidi non è una bella reputazione. Le nuove culture e persone esterne possono regalare tanto al nostro paese, abbiamo bisogno di gente in gamba.