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BELLINZONA

A Bellinzona contro la guerra, «senza se e senza ma»

Decine di manifestanti sul piazzale della stazione. L'appello: «Aiutate il nostro popolo. In qualsiasi modo»
A Bellinzona contro la guerra, «senza se e senza ma»
Ti-Press (Alessandro Crinari)
A Bellinzona contro la guerra, «senza se e senza ma»
Decine di manifestanti sul piazzale della stazione. L'appello: «Aiutate il nostro popolo. In qualsiasi modo»
BELLINZONA - A Bellinzona come a Berna, Ginevra e Basilea. Anche nella capitale ticinese questo pomeriggio c'è chi è sceso in piazza per manifestare contro la guerra «senza se e senza ma». Il Piazzale della Stazione FFS si ...

BELLINZONA - A Bellinzona come a Berna, Ginevra e Basilea. Anche nella capitale ticinese questo pomeriggio c'è chi è sceso in piazza per manifestare contro la guerra «senza se e senza ma».

Il Piazzale della Stazione FFS si è tinto dell'arcobaleno delle bandiere della pace e di azzurro e giallo, i colori - che simboleggiano il cielo sereno e i campi di grano - che si abbracciano formando la bandiera dell'Ucraina; un Paese da giorni ormai straziato dopo l'invasione delle forze militari russe. «La guerra - si legge in una nota dei promotori - non solo è disastrosa per tutte le popolazioni coinvolte, ma lo è anche per tutti e tutte coloro che non sono direttamente coinvolti nel conflitto. È la guerra come metodo di soluzione dei conflitti tra popoli e nazioni che deve assolutamente essere rifiutata». E «anche la Svizzera non può essere insensibile a quanto succede».

Un aiuto «in qualsiasi modo»
«Vorrei chiedervi aiuto da parte di tutto il nostro popolo», dice al microfono una delle manifestanti, avvolta nei colori del suo Paese. Un aiuto «in qualsiasi modo. Raccogliendo cibo, vestiti e medicine». Il suo pensiero è rivolto a chi all'improvviso ha dovuto lasciare tutto per scappare. «Tanta gente cerca, con i bambini, di fuggire dall'Ucraina».

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