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Fino a ventimila ticinesi senza certificato dal primo febbraio

La scelta di ridurre la validità dell'attestazione a 270 giorni influenzerà la vita di molte persone anche in Ticino.
Ti-Press
Fino a ventimila ticinesi senza certificato dal primo febbraio
La scelta di ridurre la validità dell'attestazione a 270 giorni influenzerà la vita di molte persone anche in Ticino.
Il SIC: «Questa cifra è teorica in quanto non sappiamo quante persone si siano nel frattempo ammalate». Intanto nelle ultime settimane le prenotazioni della terza dose si sono ridotte. «L'adesione è comunque stata buona».
BELLINZONA - La riduzione della validità del certificato Covid-19 da 365 a 270 giorni - prevista per il primo febbraio - potrebbe complicare la vita a parecchi ticinesi. Tra due giorni, infatti, tutti coloro che hanno ricevuto la seconda ...

BELLINZONA - La riduzione della validità del certificato Covid-19 da 365 a 270 giorni - prevista per il primo febbraio - potrebbe complicare la vita a parecchi ticinesi. Tra due giorni, infatti, tutti coloro che hanno ricevuto la seconda dose prima del sei maggio 2021 e non hanno nel frattempo effettuato la terza, vedranno scadere il proprio "lasciapassare" per entrare in bar, ristoranti e quant'altro.

«Fino a ventimila» - Ma quanti sono effettivamente i ticinesi interessati a questa diminuzione da dodici a nove mesi? Difficile dirlo con certezza, anche se una stima si può comunque tentare ad azzardarla. «Analizzando i dati avevamo ipotizzato che potessero essere tra le 15 e le 20 mila persone in Ticino», ci spiega il Servizio dell'informazione e della comunicazione del Consiglio di Stato (SIC). «Tuttavia si tratta di una cifra del tutto teorica in quanto non sappiamo quante tra queste persone si siano nel frattempo ammalate e abbiano quindi potuto rinnovare il proprio certificato con la guarigione».

250-300 terze dosi al giorno - Il timore di veder scadere da un giorno all'altro il proprio certificato - il cui utilizzo, stando alle dichiarazioni di Berset, potrebbe venir stralciato a breve - non ha però provocato un terremoto nelle richieste di terze dosi. Anzi. «Come nel resto della Svizzera - sottolinea il SIC - anche in Ticino le prenotazioni per la dose di richiamo si sono ridotte sensibilmente nel corso delle ultime settimane. Attualmente le nuove prenotazioni si attestano attorno alle 250-300 al giorno». 

Terza dose per 151mila - Nonostante il rallentamento (marcato) della richiesta, le autorità cantonali si dicono a ogni modo soddisfatte riguardo l'adesione della popolazione. «Attualmente sono oltre 151mila i ticinesi che hanno già ricevuto o che si apprestano a ricevere la dose di richiamo in questi giorni». Una cifra, questa, che corrisponde a oltre il 42% della popolazione totale. «Tenendo conto che molte persone nel frattempo si sono ammalate (e che per questo non necessitano di una dose di richiamo per i prossimi quattro mesi) pensiamo che l’adesione sia stata buona».

Sopra la media - Il dato in questione, infatti, è superiore alla media svizzera. Questo, secondo il SIC, conferma «da una parte la disponibilità della popolazione a seguire le raccomandazioni e, dall’altra, l’efficacia del dispositivo cantonale basato sui Centri di vaccinazione, sulle farmacie e sugli studi medici». Il SIC conclude segnalando l'adesione «particolarmente buona» da parte delle persone con più di 65 anni: la percentuale in questa fascia di età supera infatti il 76%.

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