Foce presa d'assalto, interviene la polizia

Una moltitudine di giovani ha partecipato ieri sera a una festa illegale lungo il Cassarate.
L'intervento degli agenti ha messo fine all'assembramento. Ma non senza difficoltà. Sono infatti volate parole grosse e qualche bottiglia.
LUGANO - Centinaia e centinaia di giovani, la maggior parte senza mascherina. Musica ad altissimo volume. Distanza sociale pari a zero. È una vera e propria festa illegale quella andata in scena ieri sera alla Foce di Lugano, in barba a ogni regola vigente per contrastare la diffusione del Covid-19.
I bagordi sono durati fino a quando la polizia non ha deciso d'intervenire per ristabilire l'ordine nella zona. Un intervento che però non si è rivelato semplice. Alcuni presenti, prima di disperdersi, hanno infatti insultato gli agenti intervenuti in massa, lanciando loro addosso delle bottiglie di vetro. Alcune provocazioni si sono poi verificate nei pressi del Campo Marzio. La situazione, in un'area ormai conosciuta per i ritrovi tra i giovani in tempo di pandemia (ne avevamo parlato anche lo scorso weekend), si è tranquillizzata solo a notte fonda. Diverse pattuglie hanno poi continuato a sorvegliare la zona. Al momento non si hanno notizie di feriti o arresti.
La Foce ieri è quindi stata due volte protagonista: ma la festa illegale andata in scena ieri sera sulle rive del Cassarate nulla avrebbe a che fare con l'assemblea (pacifica) organizzata nel pomeriggio dagli autogestiti del Molino.




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