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Quando il Natale è davvero condivisione e generosità

Pacchettini con tanto di fiocco sono comparsi in stazione e in Piazza, per bimbi meno fortunati
Foto lettore Tio/20minuti
Quando il Natale è davvero condivisione e generosità
Pacchettini con tanto di fiocco sono comparsi in stazione e in Piazza, per bimbi meno fortunati
Un gesto "anonimo", che ben rappresenta in maniera pratica il calore e il valore delle festività.
GIUBIASCO - Natale è condivisione, è famiglia, è generosità. Altruismo soprattutto. E c'è molta bontà d'animo nel gesto che qualcuno ha deciso di fare, questa mattina, a Giubiasco. Su una panchina della stazi...

GIUBIASCO - Natale è condivisione, è famiglia, è generosità. Altruismo soprattutto. E c'è molta bontà d'animo nel gesto che qualcuno ha deciso di fare, questa mattina, a Giubiasco. Su una panchina della stazione Ffs, così come alla fermata del bus di Piazza Grande, sono comparsi dei pacchettini regalo. Il messaggio che li accompagna è nobile: "Se il/la tuo/a bimbo/a non ha avuto un regalo sotto l'albero, prendimi e regalagli un sorriso". 

La persona che ha deciso di donare gioia a piccoli sconosciuti ha scelto di firmarsi con "d_anonima". Non c'è il nome, ma resta la nobiltà di un gesto colmo d'amore. Forse è una mamma che vedendo gli occhi felici dei suoi bambini, a scartare i pacchetti sotto l'albero due giorni fa, ha rivolto un pensiero anche a chi non è così fortunato. Anche in Svizzera, infatti, non sono poche le famiglie in difficoltà economiche. E l'acquisto di giocattoli nascosti in carte e fiocchi colorati è un lusso che non si possono permettere.

Ecco che la solidarietà e la generosità si manifestano pertanto in gesti concreti. Che agli occhi di alcuni possono apparire quasi insignificanti, ma sicuramente regaleranno grandi gioie e riempiono il cuore non solo di chi avrà l'opportunità di prendere i pacchetti e portarli a casa, ma anche di chi sorride leggendo (finalmente) una "notizia positiva".

Sempre a Giubiasco - lo ricordiamo - quest'estate era comparsa un'altra azione solidale, la "scatola sospesa". L'idea era: "chi può lasci, chi non può prenda". Una scatola di generi alimentari donati a chi si trovava in difficoltà, tanto più in un periodo di emergenza. Un'azione ispirata al "panaro solidale" napoletano e alla "spesa sospesa" della Fondazione Banco Alimentare con Uber Eats.

Insomma, gesti che scaldano il cuore in un periodo di festività che non per tutti, purtroppo, è sinonimo di gioia, serenità e ricchezza.

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