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SVIZZERASui media italiani l'allarme: "Segreto bancario a rischio". Il parere dell'esperto dell'Università della Bocconi Andrea Sironi

19.02.09 - 12:16
Keystone Alessandro Della Bella
Sui media italiani l'allarme: "Segreto bancario a rischio". Il parere dell'esperto dell'Università della Bocconi Andrea Sironi

LUGANO - La notizia che l'UBS ha ammesso di aver aiutato  clienti americani ad evadere le tasse e che per tanto dovrà pagare 780 milioni di dollari e fornire i nomi degli americani coinvolti, sta facendo il giro del mondo e su tutti i media questa mattina appaiono titolo allarmistici sulla fine di un'era. Quella appunto del segreto bancario.

"Si apre una crepa nel segreto bancario svizzero" titola il New York Times. E dall'Italia sul portale di informazione di Libero.it si legge "Clamoroso in Svizzera, Ubs leva il segreto bancario". "Meno segreto bancario in Svizzera" su TgCom

Titoli allarmistici che  trovano una propria giustificazione, come ci ha spiegato il professore Andrea Sironi, Ordinario della facoltà di finanza dell'Università Bocconi di Milano. "In Italia la questione legata al segreto bancario è un problema molto sentito, lo si è visto in occasione del provvedimento Tremonti quando sono rientrati capitali dall'importo rilevante. Il sistema bancario elvetico è fondato sicuramente anche sul segreto bancario, e questo inevitabilmente è associato all'idea di evasione fiscale. È un concetto banale ma purtroppo è così, e agli occhi dell'opinione pubblica il segreto bancario è uno strumento per nascondere evasioni fiscale".

Le banche svizzere non vivono di solo segreto bancario, ma...

"Ma anche di altri aspetti da non sottovalutare. Credo che dal punto di vista dell'Asset managment le banche  elvetiche siano sempre state dotate di una specializzazione competitiva. Purtroppo si è trattato di un settore che nell'ultimo anno e mezzo ha subito duri colpi e questo non solo in Svizzera".

Dal suo punto di vista  quali potrebbero essere i rischi concreti dello smantellamento del segreto bancario?

"Per la Svizzera il rischio concreto è quello di assistere a un deflusso di capitali. Sinceramente non credo che il rischio sia così rilevante a meno che non si restringa l'indagine a una zona  più ristretta, come puo' essere quella dell'area ticinese. Con tutta onestà non credo che il segreto bancario sia l'unico vantaggio competitivo del sistema bancario svizzero, e soprattutto c'è da aggiungere che deflussi di capitali piuttosto rilevanti ci sono già stati per effetti di altri fattori legati alla crisi finanziaria".

Secondo lei quanto potrebbe pesare sull’economia reale il crollo del segreto bancario?

"A livello europeo e italiano non peserebbe nulla, perchè gli individui che hanno fondi in Svizzera con la principale finalità di evitare l'imposizione fiscale, hanno altre piazze finanziarie a disposizione dove poter trasferire i propri investimenti. Invece a livello svizzero, dove il segreto bancario  ha un suo certo peso, dubito  che l'effetto sarebbe cosi rilevante sull'economia reale elvetica, mi pare che ci siano molti altri settori nei quali al Svizzera è competitiva a livello internazionale".


s.f.


Foto apertura: Ti-Press Gabriele Putzu

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