Composta di 13 membri delle commissione speciali di ogni Camera, la conferenza di conciliazione ha seguito il Nazionale su 22 punti e il Consiglio degli Stati su 10. Su due temi essa ha fissato una propria posizione. La procedura di approvazione del programma di legislatura è stata modificata dopo il fallimento del 2004, quando un'insolita alleanza UDC-sinistra aveva silurato il pacchetto dopo 16 ore di discussioni.
Ora, il programma non è più sottoposto al voto complessivo, onde evitare che le varie minoranze formatesi su determinati punti del programma riescano alla fine a riunire una maggioranza che farebbe colare a picco l'intero progetto. Le divergenze sono trasmesse a una conferenza di conciliazione al termine di un solo dibattito in ciascuno dei due Consigli e non dopo tre letture come avviene per gli altri progetti.
Ogni proposta della conferenza di conciliazione è oggetto di un voto. Se uno dei due Consigli la respinge, la proposta viene scartata e il punto contestato soppresso dal programma di legislatura.