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VALLESE

Tragedia sulla Pigne d'Arolla: così sono morti i 7 alpinisti

Il Ministero pubblico vallesano ha concluso l'inchiesta escludendo responsabilità penali. La ricostruzione di quanto accaduto lo scorso 29 aprile
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Il rifugio verso il quale erano diretti i due gruppi.
Tragedia sulla Pigne d'Arolla: così sono morti i 7 alpinisti
Il Ministero pubblico vallesano ha concluso l'inchiesta escludendo responsabilità penali. La ricostruzione di quanto accaduto lo scorso 29 aprile
EVOLÈNE - Il Ministero pubblico vallesano ha concluso l’inchiesta sull’incidente dello scorso 29 aprile nei pressi della Pigne d’Arolla in Vallese, nel quale persero la vita 7 escursionisti costretti a trascorrere la notte al...

EVOLÈNE - Il Ministero pubblico vallesano ha concluso l’inchiesta sull’incidente dello scorso 29 aprile nei pressi della Pigne d’Arolla in Vallese, nel quale persero la vita 7 escursionisti costretti a trascorrere la notte all’aperto a oltre 3000 metri di altitudine.

I due gruppi di alpinisti - complessivamente composti da 14 persone - sono stati sorpresi dal maltempo ed hanno vagato nella tempesta per diverse ore cercando invano di raggiungere il rifugio Vignettes, fra la Pigne d'Arolla e il Monte Collon. L’inchiesta ha escluso qualsiasi intervento di terzi nei decessi delle 7 vittime e il Ministero pubblico non ha rilevato alcuna responsabilità penale a carico dei sopravvissuti. Da qui la decisione, già comunicata alle parti, di archiviare il caso.

Cosa è accaduto quel giorno? - L’indagine ha permesso di ricostruire accuratamente quanto accaduto il 29 aprile scorso. I due gruppi - il primo formato da 4 persone, il secondo da 10 - hanno lasciato separatamente lo stesso rifugio tra le 6 e le 6.30 del mattino, incamminandosi attraverso il “col de la Serpentine” in direzione del rifugio Vignettes.

Una volta superato il “muro” della Serpentine, entrambi i gruppi si sono smarriti a causa del rapido peggioramento delle condizioni meteo. Il primo raggruppamento, tornato sui propri passi, ha così incontrato il secondo. Da quel momento in poi tutti e 14 gli escursionisti hanno proseguito il cammino insieme per diverse ore.

Una notte al gelo - Attorno alle 17.50, gli alpinisti sono giunti al passaggio “Cairns”, situato a circa 550 metri di distanza dal rifugio Vignettes. Il maltempo però non ha permesso loro di trovare la strada per raggiungere la struttura e così, al calare delle tenebre, i 14 si sono accampati per riposarsi.

I 4 componenti del primo gruppo si sono riparati in prossimità di alcune rocce, scavando nella neve e costruendo un muretto - di neve e sassi - per ripararsi dal forte vento. Sono rimasti svegli tutta la notte e sono sopravvissuti. Gli altri 10 escursionisti invece, erano posizionati ad una quindicina di metri di distanza dal primo gruppo, in un punto più esposto. Hanno tentato di proteggersi tra le rocce e utilizzando i propri sacchi, ma le forti raffiche hanno avuto la meglio, strappando loro alcune coperte.

Nel corso della notte uno degli escursionisti ha lasciato il gruppo, riparandosi in un solco scavato nella neve. Gli altri sono invece rimasti insieme. Sette di loro, fra i quali anche la guida, sono morti.

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