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BERNA

Predicatore di Bienne indagato per truffa all'assistenza sociale

Il comune di Nidau ha sporto denuncia nei confronti del 66enne Abu Ramadan. Le accuse nei suoi confronti sono di truffa e ottenimento illecito dell'aiuto sociale
20 Minuten
Predicatore di Bienne indagato per truffa all'assistenza sociale
Il comune di Nidau ha sporto denuncia nei confronti del 66enne Abu Ramadan. Le accuse nei suoi confronti sono di truffa e ottenimento illecito dell'aiuto sociale
BERNA - La magistratura bernese sta indagando sul controverso predicatore libico Abu Ramadan della moschea Ar'Rahman di Bienne per presunta truffa all'assistenza sociale. Lo riportano oggi la SRF e i giornali del gruppo Tamedia. È stato il com...

BERNA - La magistratura bernese sta indagando sul controverso predicatore libico Abu Ramadan della moschea Ar'Rahman di Bienne per presunta truffa all'assistenza sociale. Lo riportano oggi la SRF e i giornali del gruppo Tamedia. È stato il comune in cui risiede, Nidau, a sporgere denuncia nei confronti del 66enne alla fine del 2018.

Il Ministero pubblico del Giura bernese - Seeland ha aperto un procedimento penale all'inizio del 2019, indica la stampa, citando il portavoce della procura, Christof Scheurer. Le accuse sono di truffa, ottenimento illecito dell'aiuto sociale o di prestazioni dell'assistenza sottacendo fatti.

Stando ai media che hanno rivelato la vicenda, l'ex agronomo avrebbe percepito oltre 590'000 franchi di aiuti tra il 2003 e il 2017 nascondendo ai servizi sociali entrate in denaro che avrebbero potuto portare a una diminuzione delle prestazioni.

Contattato dalle testate, Abu Ramadan non ha voluto esprimersi sull'inchiesta. Avrebbe però confermato di essere in contatto con i funzionari che si occupano del caso per chiarire eventuali malintesi.

La giustizia bernese aveva già aperto un'inchiesta penale contro l'uomo per presunta discriminazione razziale. Egli è sospettato di aver predicato l'odio nei confronti di ebrei, cristiani, indù, russi e sciiti.

Abu Ramadan ha già perso il diritto di asilo e lo status di rifugiato ottenuto nel 1998 per essersi recato in Libia diverse volte. Vive in Svizzera grazie a un permesso C di domicilio. Se dovesse essere riconosciuto colpevole sarà espulso.

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