
AMBRÌ - Niente coronavirus alla Valascia, per fortuna, ma coronavirus… sull’Ambrì. Nel senso che, colpendo Berna e Bienne, il virus ha comunque probabilmente “segnato” il destino dei biancoblù.
Prima delle positività e delle quarantene bernesi, i leventinesi avevano chiaro in mente l’obiettivo: per centrare i pre-playoff sarebbe servito loro fare 7 punti più del Rapperswil. Difficile. Non impossibile. Ora però tutto è cambiato.
Cancellati i match che avevano in programma contro il Bienne (questa sera) e il Berna (il 1. aprile), i sangallesi hanno infatti meno “occasioni” per peggiorare la loro media punti. Perdendo gli ultimi due incontri in calendario (contro Lugano e Losanna) scenderebbero a 1,06 punti a partita (53 punti in 50 incontri).
Tantissimo per l'Ambrì che, fermo a 47 punti in 48 uscite ma con solo tre sfide ancora in programma (saltata quella contro il Bienne del 1. aprile), è a questo punto quasi spacciato. Con due vittorie “piene” e una sconfitta dopo il 60’ - o tre successi di cui due dopo il 60’ - i sopracenerini salirebbero infatti a 54 punti in 51 match. Media? 1,058. Non abbastanza per scalzare il Rappi - sempre che questo perda sempre - al decimo posto della graduatoria. Con i sangallesi sempre sconfitti negli ultimi 120’, ai biancoblù servono almeno 8 punti per il sorpasso. Se non è impresa disperata, poco ci manca.
Niente coronavirus alla Valascia, per fortuna, ma coronavirus… sull’Ambrì. Nel senso che, colpendo Berna e Bienne, il virus ha comunque probabilmente “segnato” il destino dei biancoblù.
Inutile fare calcoli. Se non si vincono certe partite, non si può pretendere di più. Con la nuova Valascia ci vorrà anche una nuova squadra che possa ambire a disputare i play off. Un difensore straniero di qualità dovrebbe essere una priorità. Se poi giungono Bürgler e Pestoni tanto meglio, ma non si dimentichi la valorizzazione dei giovani talenti.