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MILANOVialli, il racconto del dottore che per primo lo operò

07.01.23 - 08:00
Vialli “coraggioso e lucido” al momento della diagnosi
Imago
Vialli, il racconto del dottore che per primo lo operò
Vialli “coraggioso e lucido” al momento della diagnosi
«Vialli tornò a casa pochi giorni dopo il primo intervento».
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MILANO - La scoperta del tumore nel 2017 e da allora una lotta continua. Con alti e bassi. Ma sempre speranzoso e convinto, se non di poter vincere, almeno di poter resistere a lungo. Abbastanza da sopravvivere ai genitori, accompagnare le figlie all’altare e vedere invecchiare la moglie. 

Come faceva in campo, Gianluca Vialli ha attaccato anche nella quotidianità, battendosi con un ospite che però, purtroppo, alla fine ha prevalso. Il percorso affrontato dallo sfortunato ex campione lo ha raccontato il professor Alessandro Zerbi, responsabile dell’unità operativa di chirurgia pancreatica all’Humanitas di Milano. Il dottore che per primo lo operò, cinque anni fa.

«Gianluca conosceva già la nostra struttura - ha raccontato il professore alla Gazzetta dello Sport - ci siamo incontrati quando si è rivolto a me per degli approfondimenti a fronte di alcuni sintomi: in particolare era diventato itterico. Aveva preso la notizia con grande coraggio e lucidità. L’intervento andò bene, tanto è vero che tornò a casa dopo pochi giorni. Purtroppo però si trattava di una neoplasia particolarmente aggressiva e come tutti i tumori si sarebbe potuta ripresentare». 

Come è effettivamente accaduto. Secondo le statistiche relative a questo specifico cancro, la percentuale di malati riusciti a sopravvivere cinque anni dal momento dell’inizio delle cure è appena l’8%.

«Il tumore pancreatico è biologicamente più aggressivo di altri; la sua sede anatomica profonda nell’addome e il fatto che sia sprovvisto di una capsula fanno sì che le cellule tumorali si diffondano precocemente. A questo si deve poi aggiungere il fatto che, in mancanza di sintomi precoci, la diagnosi è spesso tardiva». 

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COMMENTI
 

Leone68 1 anno fa su tio
Passa il personaggio pubblico, ma sbandierare tutto così, non mi sembra corretto. Riposa in pace Gianluca 🙏❤️💐

tormar 1 anno fa su tio
Domanda da ignorante: ma come è possibile che nel 2023 non esiste ancora una cura per questa malattia? 😞 Con tutti i miliardi donati alla ricerca. Mi pare assurdo, con tutti i medici di tutto il mondo. Basta con la solita frase “abbiamo fatto passi avanti”.

Nina 1 anno fa su tio
Risposta a tormar
...purtroppo , non é così semplice !...ogni tumore , é diverso !

Dani/hcl 1 anno fa su tio
Risposta a tormar
Qui ti devo contraddire! Siccome ci sono appena passato(era la vigilia di Natale 2019)ti garantisco che molti riescono a guarire ma purtroppo di loro(noi)non si parla mai!!è logico che quando le persone,soprattutto quelle famose muoiono si ha l’impressione che non si sia fatto niente ma non è così!!il tutto dipende da quanto tempo il male si è sviluppato dentro di noi e non da ultimo,come il povero Gianluca la grinta ,la voglia incredibile di rimanere attaccati alla vita può dare un grande risultato,a volte non bastano per sconfiggere questo maledetto male!!

Nina 1 anno fa su tio
Risposta a Dani/hcl
@Dani , Bravo !...Grazie della tua positiva testimonianza ❤️

Boh! 1 anno fa su tio
Ma il segreto professionale?

Febuss86 1 anno fa su tio
Risposta a Boh!
Viene richiesto alla famiglia se possono lasciare delle dichiarazioni mediatiche. (Credo sia così)

cle72 1 anno fa su tio
Risposta a Boh!
Era sotto gli occhi di tutti che Gianluca era itterico, purtroppo. Non bisogna essere uno scienziato per capirlo.

sbomba 1 anno fa su tio
Risposta a Boh!
notizie soldi e il segreto ciao pep
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