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SUPER LEAGUE«Il Lugano mi è rimasto nel cuore. Zeman e Renzetti? Hanno fatto qualcosa di straordinario»

11.05.16 - 09:15
L'ex allenatore dei bianconeri Francesco Moriero è convinto che la squadra riuscirà a salvarsi. Intanto questa sera c'è lo scontro salvezza contro lo Zurigo
Tipress
«Il Lugano mi è rimasto nel cuore. Zeman e Renzetti? Hanno fatto qualcosa di straordinario»
L'ex allenatore dei bianconeri Francesco Moriero è convinto che la squadra riuscirà a salvarsi. Intanto questa sera c'è lo scontro salvezza contro lo Zurigo
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LECCE (Italia) - Questa sera - mercoledì 11 maggio - si disputa il 33esimo turno di Super League, con il Lugano che giocherà al Letzigrund lo scontro diretto contro lo Zurigo (ore 20.30). Si tratta di una sfida molto delicata per i bianconeri visto che occupano l'ultima posizione in classifica con 28 punti, a sole due lunghezze dai tigurini. A questo proposito si è espresso Francesco Moriero, ex allenatore del Lugano nella stagione 2010-2011 e ora al Catania (Lega Pro).

Francesco Moriero, hai seguito un po' il Lugano quest'anno?
«Nonostante io alleni il Catania, seguo sempre i risultati del Lugano perché è un club che mi è rimasto nel cuore. Ho visto che durante la stagione c'è stato un momento in cui la squadra era messa relativamente bene in classifica e con un po' di punti di vantaggio sull'ultima. Adesso invece i bianconeri stanno purtroppo attraversando un momento di sofferenza, anche se però niente è perduto dato che mancano quattro partite. Sono convinto che riusciranno a salvarsi, anche perché hanno tutte le carte in regola per farlo. È però normale che per raggiungere questo obiettivo bisognerà dare una svolta e cercare di vincere assolutamente a Zurigo».

... la partita contro i tigurini deciderà quindi tantissimo...
«Sarà una sfida fondamentale però quando si giocano le ultime partite non importa la squadra che si incontra, bisogna giocarle tutte come se fosse l'ultima. L'importante è l'atteggiamento e cercare di incamerare più punti possibili, devono essere tutti consapevoli di poter raggiungere questo traguardo. Non sarà facile, ma bisogna giocare con serenità. Poi magari la troppa tensione potrà anche bloccare i giocatori, per questo motivo sarà necessario prepararli bene, ma a Cornaredo c'è Zeman, che è un maestro, e saprà sicuramente come gestire la situazione. Ho vissuto quasi la stessa cosa a Catania, per cui è fondamentale che i giocatori si sentano tranquilli e consapevoli di poter raggiungere l'obiettivo come squadra, tutti insieme, pubblico compreso. È più importante questo della singola prestazione».

Ce la farà Zeman?
«Sono sicuro che riuscirà a trasmettere al gruppo il suo essere positivo e ciò che ha dentro, però non dimentichiamoci che i principali attori sono i giocatori. Lui dovrà essere bravo a fare scendere in campo una squadra che non abbia timore di nessuno. Nelle ultime partite non si può avere paura, bisogna focalizzare bene l'obiettivo e cercare di raggiungerlo».

...intanto il Lugano si gioca anche la finale di Coppa Svizzera...
«Renzetti e Zeman hanno fatto qualcosa di straordinario e ora bisogna concludere la stagione con delle soddisfazioni importanti, soprattutto con la permanenza in Super League. Poi l'anno prossimo cercare di programmare qualcosa di diverso magari con una salvezza più tranquilla com'è giusto che sia nei programmi di una società. Con i sacrifici che ha fatto Renzetti si merita ampiamente questo traguardo».

Zeman forse si aspettava qualche innesto di prestigio nel mercato invernale. Secondo te la società ha sbagliato qualche strategia?
«Esistono dei programmi societari. Nel momento che un allenatore firma quindi per un club sa benissimo a cosa va incontro, per cui bisogna vedere anche la disponibilità e le occasioni di mercato che ci sono state. Credo che la società debba lavorare con l'allenatore e viceversa, per cui se Zeman ha deciso di accettare questa situazione significa che gli andava bene così. Il Lugano ha comunque fatto il suo campionato con questi giocatori e ha quasi raggiunto tutti gli obiettivi. È normale che una squadra che si deve salvare soffra. Bisogna vincere: un successo dà fiducia, può portare in paradiso e permette di affrontare il resto delle partite in una certa maniera».

...e tu quest'anno sei riuscito a salvare il Catania all'ultimo respiro in Lega Pro..
«A Catania è andata bene. Mi sono aggregato alla squadra nelle ultime dieci partite di campionato ed è stata una sofferenza, ma alla fine abbiamo raggiunto l'obiettivo che era quello di salvare la squadra. Quando sono arrivato la situazione non era facile, ma per come si erano messe le cose abbiamo centrato una grande impresa. Sono soddisfatto. Futuro? Non so ancora. Adesso sono a Lecce, ho staccato la spina due-tre giorni e settimana prossima andrò a Catania e parlerò con la dirigenza».

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COMMENTI
 

deas 7 anni fa su tio
Un signore!!! Con poche parole ha spiegato qual era, qual è e quale sarà l'obbiettivo del Lugano. Non siamo ancora retrocessi ... voglio vedere quanti pensavano che a 4 giornate dalla fine eravamo lì a giocarcela!!! Se poi retrocederemo vorrà dire che qualcun altro è stato più bravo di noi!!!
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