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Phelps chiede scusa dopo l'arresto: "Ho capito la gravità delle mie azioni" Fermato dalla polizia per eccesso di velocità e guida in stato di ebbrezza, il campione di nuoto americano ha chiesto perdono attraverso i social
BALTIMORA (USA) - Fermato in stato di ebbrezza mentre sfrecciava ad alta velocità con la sua automobile, Michael Phelps ha scelto i social network per scusarsi.
Il campione più decorato di sempre alle Olimpiadi - 22 medaglie, di cui 18 d’oro - ha scritto: "Capisco la gravità delle mie azioni e me ne assumo la piena responsabilità. So che le mie parole non significano molto in questo momento, ma sono profondamente dispiaciuto per tutti quelli che ho deluso".
Phelps è stato fermato mentre viaggiava con la sua Land Rover bianca a 135 km/h dove il limite era di 70. Sottoposto al test alcolemico, il risultato ha rivelato la presenza di un livello di alcool praticamente doppio rispetto al limite massimo consentito.
Condotto in una stazione di polizia, Phelps è stato arrestato per guida in stato di ebbrezza, eccesso di velocità e sorpasso lungo doppia striscia continua. Poco dopo è stato rilasciato.
L’americano in agosto era tornato a gareggiare - puntando a Rio 2016 - e si era guadagnato ai campionati Usa di Irvine in California, un posto in Nazionale.
itm/red
