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L'OSPITEBellinzona - Polveroni quotidiani ...

20.06.20 - 15:00
Giancarlo Jorio, già municipale di Giubiasco
TiPress - foto d'archivio
Bellinzona - Polveroni quotidiani ...
Giancarlo Jorio, già municipale di Giubiasco

Evitare che polveri determinino danni alla salute dei lavoratori, immissioni nell’ambiente, all’utente della strada pubblica e in senso ampio ai residenti nel vicinato, sono diligenza che dovrebbe portare chi ha la responsabilità dei cantieri edili urbani.

La lavorazione con macchinari e attrezzi per legge va eseguita con aspirazione diretta della polvere all’origine, sussidiariamente s’impone il rivestimento stagno delle facciate del cantiere e il lavaggio della strada pubblica alla fine della giornata.

Responsabile di ciò è la direzione dei lavori del cantiere, anche perché i costi sono già calcolati nei prezzi pattuiti.

Verso il cittadino è responsabile l’ufficio tecnico locale che ha la competenza e il dovere di vigilare che le norme di tutela della salute pubblica previste dalla legge siano realmente applicate.

Troppe volte i funzionari sembrerebbero preoccupati di non infastidire qualche notabile architetto, tralasciando di vedere ciò che anche “un orbo vedrebbe”.

Ma, talvolta le cose prendono impennate imprevedibili e quelli toccati da quotidiane inconvenienze richiamano senza mezzi termini l’autorità comunale competente all’adempimento dei doveri d’ufficio.

Certo che è ardua impresa chiedere all’autorità, che dovrebbe portare nei confronti del cittadino la responsabilità dell’operato dell’amministrazione comunale (peraltro anche per questo retribuita per prestazioni professionali), di ordinare e far rimuovere inadempienze e disservizi che determinano danni, come pure adottare i provvedimenti che s’impongono.

In modo bizzarro l’autorità diventa giudice di parte con una difesa manifestamente insostenibile di funzionari arroganti, messi lì per raccomandazioni tipiche cantonticinesi, e il malcapitato cittadino per siffatta “lesa maestà”, a torto e con pregiudizio è condannato a soccombere.

Sembrerebbe che conti più difendere la negligenza di funzionari, pure alla presenza di documentazioni inequivocabili, suffragate dalla frettolosa riparazione delle negligenze segnalate, con il posizionamento di eli di plastica sui ponteggi per impedire le immissioni di polveri nell’ambiente.

Insomma, come sempre accade si tappano i buchi invece di prevenire e il malcapitato cittadino che per settimane ha subito danni in conseguenza delle inadempienze dell’amministrazione va a finire sulla lista dei “rompi”.

Invece di adottare provvedimenti nei confronti dei responsabili delle negligenze si ha ancora la pretesa di difendere giustificazioni difformi dalla realtà, redatte dagli stessi intoccabili funzionari comunali che nemmeno si vergognano a far firmare al sindaco risposte con citazioni farlocche per travisare i fatti.

Ribadire e contestare quello che si riceve come risposta è cosa ardua: di regola ci si gioca a vita un posto, magari anche dei futuri discendenti che non ancora sono stati concepiti, qualche volta una delibera o una commessa ...

La bramosia di potere di certi funzionari sicuri d’essere difesi da chi suppone di stare alla guida di una “macchina efficiente” senza di rendersi conto di stare su un trattore di quelli da rottamare, va contrastata.

Sempre!

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