Riuscito il referendum contro gli aerei da combattimento: soddisfatto il comitato giovanile ticinese

Comitato giovanile contro l'acquisto di nuovi aerei da combattimento
Il comitato giovanile contro l’acquisto dei nuovi aerei da combattimento, costituitosi a inizio gennaio, esprime la propria soddisfazione per la riuscita della raccolta firme in favore del referendum: grazie alle oltre 90’000 sottoscrizioni raccolte negli scorsi mesi, il popolo svizzero potrà essere chiamato a esprimersi su questo tema estremamente importante per la pace e la neutralità del nostro paese.
Il credito da 6 miliardi approvato dalle camere federali per acquistare dei nuovi aerei da combattimento, unito al costo complessivo stimato di circa 18 miliardi di franchi, risulta ancor più inaccettabile a fronte della pandemia che stiamo affrontando: le risorse dello Stato dovrebbero infatti essere indirizzate verso il rafforzamento del sistema sanitario, il sostegno ai disoccupati in forte aumento o la conversione ecologica dell’economia nazionale, e non verso l’acquisto di materiale bellico inutile e fortemente inquinante! Le priorità del Paese devono essere ora più che mai chiare ed esse non possono e non devono prevedere investimenti improduttivi e insensati come quello in discussione!
Ci teniamo a ricordare una volta di più come la sicurezza della Svizzera non dipenda dall’acquisto di questi nuovi aerei: quelli attualmente in dotazione sono infatti già sufficienti per i compiti di polizia aerea di cui necessita il nostro Paese, compiti per i quali i velivoli che ci si propone di acquistare sono nettamente sovradimensionati (l’equipaggiamento pesante di tipo offensivo di cui dispongono non è infatti affatto necessario per garantire la sicurezza del nostro spazio aereo!). Dietro a questo credito d’acquisto si nasconde dunque una volontà di riarmo dell’esercito svizzero che cozza con la neutralità del nostro Paese e con il suo impegno in favore della pace e del disarmo.
Per queste ragioni, il comitato giovanile contro l’acquisto dei nuovi aerei da combattimento (composto dalla Gioventù comunista (GC), Gioventù socialista (GISO), Giovani Verdi (GV), Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) e dal movimento “Sciopero per il clima”) ribadisce la sua ferma opposizione al credito che verrà posto in votazione popolare a fine settembre e annuncia l’inizio di una campagna referendaria che ci vedrà attive/i sul territorio e nell’opinione pubblica fin da oggi per contrastare questo scellerato e guerrafondaio acquisto!




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