PROVA SU STRADAVW Touran: rigore teutonico formato famiglia

NUOVA ELEGANZA - Ha perso un po’ di originalità ma acquisito tanta eleganza, la nuova Touran. Anche lei, come ormai tutti i modelli della gamma, si sono adeguati al nuovo family-feeling dettato dal marchio che nel frontale le accomuna proprio tutte: dalla piccola Polo sino ai veicoli commerciali. Importante per la monovolume è la ristrutturazione del posteriore, dove troviamo un fanale che riprende i lineamenti spigolosi dell’anteriore nel faro ora a sviluppo orizzontale e non più verticale. L’impressione, pur senza cerchi in lega, fari allo xeno e fendinebbia, è quella di una sobria eleganza.

QUALITÀ E SEMPLICITÀ. E SI POSTEGGIA DA SOLA - Si è limitata ad un aggiornamento dei componenti multimediali e ad un lieve aggiornamento dei comandi la plancia, che più di altra cosa mette in evidenza la semplicità e la qualità che la Volkswagen dedica ai suoi modelli. Il minor numero di tasti possibili, tutti disposti con ordine visivo e logico, ergonomia perfetta per tutte le stature e posizione di guida che fortunatamente non ricorda quella di un furgone. E già dall’allestimento intermedio Comfortline si può godere di una dotazione di serie dignitosa che richiede solo un piccolo esborso per il climatizzatore automatico bizona ed il sistema di navigazione. Il nostro esemplare aveva addirittura il Park Assist, che posteggia la vettura al vostro posto: a voi non resta che utilizzare i pedali, e a tutto il resto pensa lei.

PRATICITÀ A NON FINIRE – Sono davvero tanti i portaoggetti a bordo: sotto i sedili anteriori, sul cielo dell’abitacolo e addirittura sotto i tappetini posteriori. Buona anche l’intuitività con cui potevano essere gestiti i sedili posteriori: tre scorrevoli sulla seconda fila (quello centrale poteva fungere da tavolino per gli altri due) e due a scomparsa nel bagagliaio. Lo spazio a bordo chiaramente non è sovrabbondante e in particolare gli ultimi due sono adatti a poco più che bambini, ma chi cerca dimensioni e abitabilità interne superiori sale chiaramente nel mondo delle “grandi” come Sharan e compagnia. Rispettabile la capienza e la regolarità dei 695 litri del bagagliaio nella configurazione a 5 posti.

LE PIACE ANDARE FORTE – Può suonare strano sentirlo dire da una monovolume, soprattutto dalla Touran che mai si è venduta per una dalla vocazione sportiveggiante, ma guidarla è davvero un piacere. Merito di un motore (il 2.0 TDI) realizzato allo stato dell’arte per erogazione e fluidità e di una combinazione di assetto, sterzo, e freni davvero ben riuscito e che svolge un ottimo lavoro in qualsiasi condizione. Naturalmente alla Touran piace molto anche viaggiare, contraddistinta dalla necessaria comodità richiesta ad un monovolume e da consumi sempre contenuti oltre che poco lontani da quanto dichiarato.

COSTA DI PIÙ, OFFRE ALTRETTANTO - Ci è sembrato davvero strano, dopo aver provato una macchina, non aver trovato almeno qualcosa che non ci abbia convinto. Non che ne siamo sempre alla ricerca, ma quasi nessuna vettura è perfetta. Persino il prezzo, pur più alto rispetto alla media del segmento, trova una valida giustificazione nei suoi contenuti.

Benjiamin Albertalli