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FRANCIALa francese Nantes, da industriale a meta turistica

06.03.19 - 08:21
Nantes è creativa, contemporanea, imprevedibile, a misura d’uomo, verde, curiosa, eccentrica
foto CR
L'elefante meccanico, vera attrazione della città
L'elefante meccanico, vera attrazione della città
La francese Nantes, da industriale a meta turistica

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Nantes è creativa, contemporanea, imprevedibile, a misura d’uomo, verde, curiosa, eccentrica

NANTES – Una città che avevo assolutamente sottovalutato, voglio quindi raccontarvi della mio soggiorno durante lo scorso fine settimana. Una grande bella scoperta, davvero! Nantes si trova a circa 60 chilometri dall’Oceano Atlantico, vi abitano 600mila persone rappresentando così la sesta città di Francia per grandezza, prima capitale della Bretagna, oggi capoluogo della Loira Atlantica.

Una volta, qui, era un intreccio di canali e con il suo grande porto, Nantes fioriva intorno all’industria navale, fino a quando nel 1987 i cantieri vengono spostati nella vicina Saint Nazaire. Un bel colpo per una città completamente industriale, che in qualche modo si deve reinventare. E l’ha fatto in modo brillante! Se vi interessa il piano di sviluppo, allora vi consiglio di visitare gli spazi espositivi creati nella zona dei cantieri. L’anno chiave è indubbiamente il 2007: Nantes capisce di doversi ricostruire una nuova identità, che quella di ex città industriale non basta. Chiusi i canali, la città si trasforma e si affaccia al futuro, si ripensa con creatività, colore e coraggio. Nantes è creativa, contemporanea, imprevedibile, a misura d’uomo, verde, curiosa, eccentrica… È una città che si è messa in gioco e che oggi sa divertirsi e far divertire.

Cosa vedere a Nantes? Ecco che ad accompagnarvi tra le sue strade, i quartieri, lungo il fiume e tra i monumenti, troverete una linea verde per terra. Che vi porta per mano, discreta e silenziosa, con efficienza. Davvero facile, come una linea appunto. Una linea che vi darà il benvenuto in città, che attraverserà con voi le strade e vi attenderà ai semafori. Una linea intelligente che vi permetterà di gironzolare per la città col naso all’insù, senza perdervi il meglio.

La prima fermata la farete aI Castello dei Duchi, una fortezza voluta da Francesco II ultimo duca di Nantes. Questo luogo è proprio il cuore storico della città, bello da vedere anche di notte grazie all’illuminazione. Ma una volta entrati, vi troverete di fronte a uno spettacolo completamente diverso. Siete di fronte a una residenza del XV secolo, elegante nel suo tufo bianco e delicatamente decorata, in contrasto con la semplicità dell’esterno. Al suo interno potete visitare il Museo di Nantes dove scoprirete la ricca storia della città, dall’editto di Nantes, al periodo coloniale con la tratta degli schiavi fino ai maggiori avvenimenti del ventesimo secolo. Ogni prima domenica del mese l’entrata è gratuita (a tutti i musei della città).

Sulla linea verde potrete raggiungere un altro punto chiave della storia della città: la Cattedrale Saint Pierre e Saint Paul. È quasi coetanea del Duomo di Milano (la posa della prima pietra risale al 1434) e, proprio come per la cattedrale milanese, le cose vanno molto per le lunghe, per completarsi nel 1891. La facciata è incorniciata da due torri in pietra bianca, alte due volte rispetto a quelle di Notre Dame di Parigi. Ma il capolavoro è all’interno, non potete sbagliare. È la tomba di Francesco II e Margherita di Foix commissionata dalla figlia Anna di Bretagna. Questa visita è d’obbligo, un vero e proprio monumento all’amore per i genitori, un capolavoro in marmo di Carrara (bianco, nero, verde e rosa).

Se mi chiedete quale sia il monumento simbolo di Nantes, allora vi proporrei il gigantesco elefante e gli altri animali de Les Machines de l’Ile. Qui dove una volta venivano costruite le navi, oggi si costruiscono sogni che diventano reali compagni di fantasia. Oltre all’elefante, il gigantesco ragno (l’ultimo della “famiglia” di creature fantastiche), il bruco, l’uccello e il grande carosello dei fondali marini. Prendete Leonardo da Vinci, combinatelo con Jules Verne (vi consiglio, anche se un po’ vetusto, il museo dedicato al visionario autore nato e vissuto a Nantes), chiudete gli occhi, metteteci un po’ di tecnologia e… tutto quello che avevate sognato sarà realtà! Avete la possibilità di salire sull’elefante e passeggiare in quest’area che affaccia sul fiume. Alla fantasia non c’è limite d’età!

Seguendo la linea verde vi recherete pure in un quartiere particolare. Si chiama Trentemoult e rappresenta un pittoresco villaggio di pescatori e marinai sulla riva sinistra dell’estuario. Dal centro città (stazione marittima) è raggiungibile in soli 10 minuti di traversata a bordo del Navibus. Pensate che sono molti i nantesi che si recano a Trentemoult anche solo per un aperitivo al tramonto, quando i bar sulle sponde della Loira che ricordano molto le guingettes parigine si popolano di giovani che sorseggiano Muscadet (il vino bianco locale) oppure di famiglie che vi si recano per il pranzo della domenica a base di pesce freschissimo oppure di crespelle dolci, salate e persino
integrali.

Se infine sarete alla ricerca di un ricordo da portare a casa, vi consiglio di comprare i famosissimi biscotti Petit Beurre LU. È proprio Nantes la loro città natale, e oggi lo storico biscottificio Lieu Unique (che già dall’esterno fa pensare a momenti di sfrenata fantasia) è il centro nazionale di arte contemporanea a Nantes e spazio per importanti eventi culturali e letterari in particolare. Uscendo, vi consiglio di bere una birra artigianale in uno dei house-bar ancorate nel vicino porto turistico.

In conclusione: Nante è una bellissima scoperta, una meta ideale per passare alcuni giorni visitando (molto a piedi), mangiando benissimo e incontrando i simpaticissimi abitanti di questa città sottovalutata.

 

Testo a cura di Claudio Rossetti


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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