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Lugano's Plan ₿Due anni di Plan ₿: «Un esercizio di libertà»

08.03.24 - 15:57
Lugano's Plan ₿
Due anni di Plan ₿: «Un esercizio di libertà»

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L’evento, organizzato in occasione del secondo anniversario dell’innovativo progetto lanciato nel marzo del 2022, si è tenuto nei locali del nuovo Plan ₿ Hub, in Contrada Sassello 10, a Lugano

È arrivato il momento di amplificare il ruolo di Lugano come modello di finanza decentralizzata e libertà da replicare in tutto il mondo: «un template da esportare», per dirla con Paolo Ardoino. Il CEO di Tether, lo scorso giovedì 7 marzo, insieme al sindaco della città del Ceresio, Michele Foletti, ha incontrato stampa e autorità in occasione del secondo anniversario del progetto Plan ₿: l’iniziativa, nata il 3 marzo 2022, che si è posta in modo chiaro l’obiettivo di investire su innovazione, educazione e trasformazione tecnologica del territorio.

Il luogo dell’incontro è altresì importante: si è trattato del nuovo Hub targato Plan ₿, sito nell’ex sede della Banca Intermobiliare, in Contrada Sassello 10: la struttura, che prenderà il nome di PoW.space, verrà definitivamente resa disponibile - sotto forma di co-working e uffici, arricchiti da una palestra e un ristorante - tra maggio e settembre di quest’anno. Quasi uno scherzo del destino, se si pensa che, dove c’era una banca privata, sta per nascere un polo d’eccellenza mondiale per il settore Bitcoin e le tecnologie Blockchain, e quindi per tutto un ecosistema che si fonda sui pilastri di innovazione, decentralizzazione e libertà.

La soddisfazione di Michele Foletti

«Io credo che in due anni abbiamo fatto tantissimo – ha dichiarato il primo cittadino di Lugano –, grazie soprattutto al dinamismo dei nostri partner, ma anche ai miei collaboratori, che hanno dimostrato come un’amministrazione pubblica possa lavorare agli stessi ritmi di un’azienda di livello globale come Tether. Credo - ha proseguito Foletti - che il Plan ₿ abbia dato slancio a Lugano e che non rappresenti solo un valore aggiunto “tecnologico”: siamo anche riusciti ad aiutare e sostenere movimenti sportivi, a creare momenti di divulgazione e formazione, come le due Summer School, o ancora la “Blockchain for Business” rivolta ai professionisti, che ripeteremo quest’anno su due livelli, uno standard e uno avanzato».

Il sindaco, inoltre, ha chiarito che l’Hub sarà la «casa delle persone che vogliono ragionare, inventare, portare soluzioni concrete per migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle persone di ogni angolo della terra. Nelle ultime settimane - ha aggiunto, in conclusione - abbiamo infatti ricevuto manifestazioni d’interesse di sindaci di altre comunità e Paesi che vogliono importare il modello Plan ₿ Lugano: se così sarà, forniremo a chi è meno fortunato di noi delle tecnologie e dei processi che permetteranno di sviluppare nuove idee e consentire a professionisti e aziende di progredire senza sottostare a sistemi che non sono liberali come i nostri. Un segnale di grande speranza, non solo per noi».

Paolo Ardoino: «Vivere a Lugano è una fortuna»

A seguire, il CEO di Tether ha preso la parola: «Sono molto contento di essere arrivato quasi alla fine dei lavori di questo edificio. Mi dicono, peraltro, che una volta finito sarà più bello, più verde e ancora più a misura d’uomo, e aperto a tutti. Quello che noi abbiamo voluto creare due anni fa con il Plan ₿ non è solo un movimento legato alle valute digitali e alla blockchain. Si tratta di una forma di aggregazione di tutte le persone che credono nei valori di libertà e d'indipendenza connaturati a Bitcoin che sono, se vogliamo, perfettamente identici a quelli svizzeri».

Ardoino ha ancora una volta sottolineato i motivi della scelta di Lugano per “mettere a terra” un progetto così ambizioso e innovativo: «Abbiamo puntato su questa città non solo per la sua bellezza, per il buon cibo e le condizioni climatiche, ma perché qui c’erano le basi giuste per dare sostanza a un esercizio di libertà. Ed è qui a Lugano che abbiamo voluto riunire tutte le persone che sono interessate a lavorare nella creazione e nell’evoluzione di queste tecnologie che andranno, come diceva il sindaco, ad aiutare non solo persone residenti in Svizzera, ma molte altre.

Quando, insomma, ci chiedono “come mai la Svizzera, come mai Lugano?”, rispondiamo sottolineando che parliamo del paese più avanzato e sicuro al mondo, dove la privacy è considerata più che in qualunque altra nazione. Una fortuna di cui dobbiamo renderci conto. Insomma, creare tecnologie che possano portare un pezzettino di Svizzera e un po’ di Lugano in tutto il mondo. Ho viaggiato molto in questi mesi e, tra El Salvador, Paraguay, Costa Rica, Bahamas, Brasile, ho ricevuto esplicitamente la richiesta delle tecnologie e delle modalità di pagamento e protezione delle transazioni e delle comunicazioni che qui stiamo sperimentando. Vogliamo fare di Lugano un modello che le altre città e paesi potranno prendere, utilizzare e adattare alla loro realtà, per migliorarla».

A conclusione del giro d’interventi, è arrivato quello di Oleg Mikhalsky, di Fulgur Ventures, che nel quadro del progetto Plan ₿ seleziona le start-up che potranno beneficiare dei fondi erogati dalla Fondazione Plan ₿: «Al momento ne abbiamo quattro, con un capitale complessivo di 50 milioni di franchi svizzeri, e dal momento dell’avvio dell’Hub saranno gestiti con l'esperienza che abbiamo ottenuto in quasi dieci anni di venture capital, e oltre vent'anni nel software business internazionale, con cui valuteremo e supporteremo le iniziative che si insedieranno a Lugano».


Questo articolo è stato realizzato da Lugano's Plan ₿, non fa parte del contenuto redazionale.
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