Cerca e trova immobili

CITTÀ DEL VATICANOMorì di leucemia a 15 anni: Carlo Acutis sarà santo e patrono di internet

23.05.24 - 16:52
Riconosciuto dalla Chiesa un miracolo per intercessione del beato.
Imago
Morì di leucemia a 15 anni: Carlo Acutis sarà santo e patrono di internet
Riconosciuto dalla Chiesa un miracolo per intercessione del beato.

ROMA - Il Papa stamattina (giovedì 23 maggio) ha approvato i decreti che portano alla canonizzazione di Carlo Acutis, morto nel 2006, a 15 anni, dopo una leucemia fulminante.

Dunque, lo studente milanese sarà presto santo. Fondamentale in questo senso è stato il riconoscimento del miracolo che ha riguardato una ragazza del Costa Rica, studentessa in Italia e vittima di un incidente.

Le sue condizioni vennero definite disperate, tanto che la madre raccomandò la figlia a Carlo, che nel frattempo era stato riconosciuto beato nel 2020 ad Assisi, dove riposa nel Santuario della Spogliazione, meta di migliaia di pellegrinaggi da tutto il mondo. La giovane, come riferisce Avvenire, si salvò in circostanze ritenute inspiegabili.

Le stesse che portarono alla guarigione da una malformazione congenita al pancreas di Matheus, bambino brasiliano di sei anni. Il piccolo non poteva mangiare e andava incontro a deperimento fisico.

Un esame medico (2012) stabilì che solo un intervento chirurgico avrebbe potuto aiutarlo. Ma fu solo dopo aver partecipato a una messa (12 ottobre 2013) nella chiesa brasiliana di San Sebastiano a Campo Grande (Mato Grosso) e dopo aver toccato una reliquia - un pezzo di pigiama di Acutis - che Matheus smise di vomitare. Fino a una guarigione, negli anni successivi, definita «istantanea, completa e duratura» e dunque inspiegabile, secondo la Consulta Medica della Congregazione delle cause dei santi.

Carlo - italiano, nato a Londra e cresciuto a Milano - sarà dunque il primo santo millennials. Come ricostruito dai tanti documenti che lo riguardano: era buono (aiutava i poveri), impegnato (suonava il sassofono, giocava a calcio, progettava programmi informatici) e studiava con profitto al liceo classico.

Il portale Vatican News evidenzia che il beato amò «la Chiesa e i poveri», con due tratti distintivi: fu genio precoce dell'informatica, con una fede rara. Tanto da essere modello di santità nell'era digitale: non è un caso che il Vaticano lo indichi già come patrono di Internet, insieme a Isidoro di Siviglia.

Infine, vogliamo chiudere questo piccolo ritratto del prossimo santo con ciò che di lui ha detto Papa Francesco: «Ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, comunicare valori e bellezza».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE