
Tantissimi venditori ambulanti (molti illegali) e un fiume di turisti, e la città corre ai ripari
NEW YORK - Riflettori puntati sul ponte più celebre d’America, il Brooklyn Bridge, iconico simbolo di New York. Troppi turisti e venditori stanno mettendo a rischio la sicurezza della struttura. Il flusso ininterrotto di visitatori continua a causare spiacevoli incidenti come la temporanea paralisi del transito.
L’ultimo episodio a capodanno, quando in centinaia sono rimasti bloccati temporaneamente a causa dell’eccessivo affollamento. I numeri, d’altra parte, sono importanti. Basti pensare che durante il fine settimana o i festivi, il ponte raggiunge picchi di visitatori imponenti, toccando i 30mila pedoni. Inevitabile l’intervento del sindaco Eric Adams, costretto ora ad agire per questioni di sicurezza.
Nel mirino sono finiti anche i venditori ambulanti, il cui contingente sembra essersi particolarmente irrobustito negli ultimi anni. Nei giorni scorsi, infatti, la polizia di New York ha fatto sgomberare i commercianti provocando un lungo codazzo di polemiche contro l’iniziativa di Adams.
Molti venditori, infatti, erano in possesso di regolare permesso emesso dagli uffici del comune. Effettivamente sul ponte sono decine gli ambulanti intenti a vendere ai turisti cibo (soprattutto i tradizionali hot-dog), bevande e souvenir dedicati alla Big Apple.
Un problema annoso per il Dipartimento dei Trasporti che da tempo cerca – inutilmente - di venirne a capo. Intanto, le idee per un restyling del vecchio ponte non mancano. Inaugurato il 24 maggio del 1883, il Brooklyn Bridge compirà quest’anno 140 anni.
Con i suoi 1825 metri di lunghezza, resta una delle icone di New York, di certo una delle attrazioni più visitate della città. In tanti invocano la chiusura al traffico automobilistico e la riconversione ad uso esclusivamente pedonale. Una delle proposte, meno radicali, arrivate al Van Alen Institute che si occupa di progettazione urbana, prevede una soluzione simile a quella adottata per la oramai celebre High Line, con un’ampia passeggiata e aree panoramiche riservate alle foto.
Nessun problema: se vedono che non possono ripararlo lo manderanno in Ucraina