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Dal MondoCOMO: Il catamarano “Città di Como” sta per solcare le acque lariane

18.03.02 - 20:06
Gemello del “Città di Lecco” sarà pronto subito dopo le festività pasquali quando saranno finite le verifiche tecniche nel cantiere di Tavernola. A metà marzo il varo ufficiale dell’altra imbarcazione ora ricoverata a Dervio
COMO: Il catamarano “Città di Como” sta per solcare le acque lariane
Gemello del “Città di Lecco” sarà pronto subito dopo le festività pasquali quando saranno finite le verifiche tecniche nel cantiere di Tavernola. A metà marzo il varo ufficiale dell’altra imbarcazione ora ricoverata a Dervio
COMO –Pochi giorni poi avremo anche il “Città di Como” solcherà le acque lariane. Il modernissimo catamarano gemello del “Città di Lecco” sarà pronto alla navigazione subito dopo le festività pasquali quando saranno ultimate le verifiche tecniche in corso nel cantiere nautico di Tavernola dove ci è arrivato da qualche giorno. Nei prossimi giorni, intanto, avverrà il varo ufficiale del gemello attualmente ricoverato nel cantiere nautico di Dervio dove sono in corso le fasi di assemblaggio. Con la “messa in ammollo” dei due nuovissimi catamarani, per la gestione Governativa della Navigazione del Lago di Como, il 2002 si preannuncia un’annata fondamentale perché segna una importante svolta nel rinnovo del parco bagnarole. Oltre, infatti, ai due “gemellini” in maggio arriverà a Tavernola anche il “Tivano” che ora si trova nei canteri navali di Pesaro. A questo si aggiungerà anche il “Breva”, un quarto catamarano del tutto simile agli altri tre. I nomi dati alle nuove bagnarole prendono spunto, ovviamente, dalle tradizioni lacustri lariane. Al di là di quelli che porteranno il nome dei due principali capoluoghi, gli altri due porteranno, infatti, il nome dei due venti tipici che soffiano sul Lario: il Breva e il Tivan, per l’appunto. Si tratta di imbarcazioni in grado di trasportare fino a 190 persone, di cui 160 al coperto ad una velocità di 30 nodi, quasi 60 chilometri all’ora. “Rispetto ai vecchi aliscafi - spiega il Direttore della Navigazione Lago di Como Massimo Checcucci – possono viaggiare anche a velocità più ridotta, circa 22 nodi, e quindi essere utilizzati come navi da crociera. Proprio per questo sono stati realizzati anche posti all’aperto. Questi catamarani – aggiunge Checcucci – sono alimentati a gasolio a bassissimo tenore di zolfo. Mezzi ultramoderni con aria condizionata, servizi igienici anche per portatori di handicap e tanti altri comfort”. E i vecchi “catorci”? Per ora è andato in pensione solo la “Freccia delle Azalee” il più anziano della vecchia serie di aliscafi e da 32 anni in servizio sul lago di Como. Sul suo destino tutto appare ancora in alto mare anche se Checcucci si è rivolto al Museo della Barca lariana di Pianello del Lario. “La nostra intenzione – spiega, infatti, è quella di regalare la “Freccia” al Museo per aumentare la collezione. Tuttavia siamo ancora in attesa di una risposta definitiva dal responsabile del Museo, Giovanni Zanoletti, che sta facendo i conti con lo spazio a disposizione perché un conto sono le dimensioni di un aliscafo in acqua, un conto quelle sulla terra ferma considerata l'ampiezza delle ali. Nel caso non andasse al Museo di Pianello, verrà rottamato” (Sic). Gli altri tre (“Freccia delle Gardenie”, “Freccia delle Betulle” e “Freccia dei Gerani” – evviva la fantasia dei nomi dati all’epoca), continueranno ancora il servizio per alcuni mesi e poi saranno dismessi. Il piano di potenziamento e miglioramento della flotta della Navigazione Lago di Como, in ogni caso non si limita al varo dei 4 nuovi catamarani. Infatti presto la prossima estate verrà messo in acqua anche il traghetto “Lario” che andrà ad affiancarsi al suo simile “Plinio” in navigazione da qualche anno. Attualmente in fase di completamento nei cantieri di Dervio, il “Lario” servirà a potenziare il servizio di collegamento Cadenabbia-Bellagio-Varenna.

di Bob Decker

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