L'ombra del 5G sul palazzo a luci rosse

Presso lo stabile dell'ex "Bosco" sono già sorte le modine per piazzare l'antenna. La domanda di costruzione è appesa all'albo. Intanto, nell'ombra si muove l'opposizione
CADENAZZO – Un'antenna per il 5G potrebbe sorgere sul tetto dello stabile dell'ex "Bosco" di Cadenazzo. Si tratta della palazzina nota per ospitare (anche) prostitute e nella quale, di recente, è morta una ragazza transessuale per overdose. Le modine sono state piazzate. La domanda di costruzione, invece, è appesa all'albo comunale.
Nel frattempo, però, nell'ombra sembra che l'opposizione si stia già muovendo. Nella Svizzera italiana, come d'altronde anche in altre realtà, la tecnologia di quinta generazione sta creando scompiglio. Ci si interroga, soprattutto, sull'impatto che le onde potranno avere sulla salute dell'essere umano e sull'ambiente. Il gruppo "Stop 5G Ticino e Grigioni italiano" è più volte sceso in campo per contrastare la posa delle antenne. Appoggiato da ambientalisti e semplici cittadini. Accadrà anche stavolta?




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