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CANTONEDoppio accoltellamento alla Manor: si torna in aula

11.07.23 - 12:15
Domani prenderà via il processo d'appello.
Tipress (archivio)
Fonte Ats
Doppio accoltellamento alla Manor: si torna in aula
Domani prenderà via il processo d'appello.

LUGANO - L'accoltellatrice della Manor di Lugano dovrà ripresentarsi presso il Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona. Nel processo di domani, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) si batterà per un inasprimento della pena inflittale nel settembre scorso, in relazione alle aggressioni perpetrate a novembre 2020.

Nove anni di detenzione in un istituto di cura e 2'000 franchi di ammenda: questo è il tenore della sentenza pronunciata lo scorso 19 settembre dal TPF, che si era espresso nei confronti dell'allora 29enne, condannata per ripetuto tentato assassinio - in relazione all'episodio del 2020 presso la Manor di Lugano - e violazione della legge federale che vieta i gruppi Al-Qaïda e Stato islamico, nonché le organizzazioni associate.

Domani il caso sarà esaminato dalla Corte d'appello del TPF. Il Ministero Pubblico della Confederazione ha infatti inoltrato ricorso contro la sentenza pronunciata in prima istanza, durante il cui processo aveva chiesto una pena detentiva di 14 anni da scontare dopo una misura terapeutica, richiesta respinta dalla Corte penale.

La difesa, al contrario, spera che domani la decisione del TPF sarà più blanda rispetto a quella pronunciata in primo grado. In quell'occasione aveva cercato, invano, di convincere l'autorità giudicante che l'attacco con il coltello era stato compiuto esclusivamente da una donna mentalmente disturbata, senza alcun legame reale con motivazioni terroristiche.

Nonostante la condanna a una misura stazionaria in una struttura chiusa, la colpevole è ancora in detenzione preventiva, come ha reso noto a giugno l'emittente SRF. Il motivo: non è ancora stata trovata una collocazione per lei nei penitenziari psichiatrici, di cui è nota la scarsa disponibilità dei posti.

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