
MENDRISIO - La rete si fa sempre più insidiosa ed ora bisogna guardarsi anche dagli amici. Almeno quando sono virtuali. Ne sa qualcosa F., 15enne del Mendrisiotto che qualche giorno fa si è vista derubata di ben 100 franchi. Proprio da un suo contatto Facebook.
«Era con me quando ha ricevuto un messaggio su Messenger», racconta il padre della 15enne. A scrivere alla figlia è L., sorella del fidanzato dell'adolescente, che le chiede il numero di telefono. «Per un concorso», spiega.
F. non è del tutto convinta, ma scrive il suo numero all'amica. D'altra parte la persona che vede sulla chat non le è solo familiare, ma intima. Perché dubitare? Anche se la conversazione si fa sempre più confusa, non dà troppo peso nemmeno alla seconda richiesta: «Mi invii il codice che ti arriva per SMS?».
La ragazzina capisce di essere stata truffata quando si vede addebitare 100 franchi sul conto Sunrise per un acquisto su iTunes. «È stata ingenua», ammette il padre.
F., a quel punto, telefona all'amica. E tutto si fa più chiaro. L. non ha mai inviato nessun messaggio, il suo account Facebook è stato clonato. Chi lo ha fatto ha tentato la medesima truffa con tutti gli altri suoi contatti.
Si possono bloccare - Il genitore, nel frattempo, ha contattato l'operatore, nello specifico Sunrise. «L'addebito non può essere annullato - spiega -, ma ci è stato chiesto se volessimo bloccare questo tipo di pagamenti. Così abbiamo fatto, onde evitare nuovi inconvenienti».
«C’è poco da fare» - «Avendo lei stessa dato numero di telefono e pin ha, in sostanza, autorizzato la transazione. È come se avesse sottoscritto volontariamente un contratto», ci spiega un portavoce della polizia cantonale. «C’è poco da fare in questi casi. Eventualmente si può tentare di chiedere a Sunrise dove sono andati a finire questi soldi e capire chi è che, tramite iTunes, li riceve. Facilmente sarà un indirizzo estero, quindi, tentare di rientrare del denaro perso è praticamente impossibile». Il portavoce conferma il fenomeno degli account clonati. «Accade spesso».
Per evitare questi incidenti, insomma, ancora una volta si deve ricorrere alla saggezza popolare. Fidarsi è bene...
MENDRISIO - La rete si fa sempre più insidiosa ed ora bisogna guardarsi anche dagli amici. Almeno quando sono virtuali. Ne sa qualcosa F., 15enne del Mendrisiotto che qualche giorno fa si è vista derubata di ben 100 franchi. Proprio da un suo contatto Facebook.
Ha ragione Frankheat quando dice che il problema non é FB ma come viene usato. ho ricevuto anchio già un paio di richieste di amicizia da parte di profili clonati ma basta farsi un paio di semplici domande per non essere fregati! la prima come mai se questa persona era già fra le mie amicizie, come mai mi riaggiunge? Può capitare anche senza profilo clonato, ma qui sorge la seconda domanda,(premetto che IO tutti i miei contatti di FB li conosco personalmente), come mai mi sta chiedendo il mio numero? Queste persone se non gli rispondi insistono e il loro italiano é fuorché perfetto, quindi quando l'amico "Pinco Bernasconi o Fontana o Botta" mi scrivono - numero BITTE??? - Direi che se non ci arrivo con le prime 2 domande alla fine é più che palese che qualcosa non quadra! IO ho chiamato subito la persona per verificare che non si trattasse di qualcuno altro, e questo molto prima che uscisse su TIO.CH e i vari post che ci sono ora su FB.