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CANTONE«Basta anche solo una persona per provocare una valanga»

13.12.22 - 06:30
Anche in Ticino il pericolo è al momento «marcato». Come mai? Ne abbiamo parlato con l'esperta Christine Pielmeier
20 Min / Foto by: Luzia Schaer
Nel pallino: Christine Pielmeier.
Nel pallino: Christine Pielmeier.
«Basta anche solo una persona per provocare una valanga»
Anche in Ticino il pericolo è al momento «marcato». Come mai? Ne abbiamo parlato con l'esperta Christine Pielmeier

LUGANO - Quella di domenica è stata una mattina tragica a San Bernardino, quando due sci-escursionisti (padre e figlio) sono stati travolti da una valanga. Mentre il figlio è in qualche modo riuscito a liberarsi dalla massa di neve, il padre ha purtroppo perso la vita.

Ma quanto è grande al momento il pericolo di valanghe in Ticino e nei Grigioni? «Nel sud dei Grigioni e in tutto il Ticino c'è attualmente un pericolo di valanghe marcato (allerta di livello tre)» ha spiegato a Tio/20 Minuti Christine Pielmeier, collaboratrice del servizio Prevenzione Valanghe dell'Istituto WSL per lo studio della neve e delle valanghe, aggiungendo che «il rischio di valanghe dipende in principio da tre fattori: la stabilità del manto nevoso (ovvero quanto è facile causare una valanga), il numero di zone considerate pericolose e l'ampiezza delle valanghe previste». 

L'istituto federale pubblica regolarmente bollettini ed emana allerte a seconda della pericolosità della situazione nelle varie aree geografiche. E al Sud non c'è al momento un manto stabile. «Attualmente al Sud la situazione è tale che abbiamo una copertura di neve vecchia e neve ventata (anche se in generale non ce n'è molta, meno del normale per questo periodo dell'anno). In pratica due weekend fa è arrivata della neve fresca, e lo scorso fine settimana con il vento c'è stato lo spostamento di questa neve, che si è adagiata su un manto nevoso vecchio. In questa situazione è sufficiente un piccolo innesco per scompigliare il legame tra gli strati superiori e inferiori e provocare una valanga». In altre parole, ora la situazione è tale che basta una sola persona per scatenare una valanga. «E questo problema della neve vecchia adagiata nello strato inferiore continuerà per un bel po'».

«Scegliere il percorso con ponderazione»
Dunque a cosa bisogna fare attenzione quando si va in montagna, sulla neve? «È fondamentale scegliere con molta prudenza e ponderazione il proprio percorso. Ci sono molti posti in cui solitamente si può sciare bene che al momento sono pericolosi. C'è infatti della neve vecchia sotto, con sopra di essa la neve ventata degli ultimi giorni», ha chiarito l'esperta.

Ma è possibile riconoscerla? «Questa neve ventata può essere effettivamente visibile in superficie, e se la si riconosce bisogna fare molta attenzione. In generale, i pendii ombreggiati situati al di sopra dei 2200/2400 metri sono "i più pericolosi" al momento, e devono essere valutati con particolare cautela».

Già domenica, nella zona del San Bernardino, era stata emessa un'allerta. Le persone dovrebbero stare più attente agli allarmi relativi alle valanghe? «È sempre importante consultare il bollettino delle valanghe prima di pianificare escursioni, ma non solo. È anche fondamentale, quando si è sul posto, valutare nuovamente la situazione. Una valutazione esaustiva può essere fatta solo in loco, e per questo è però necessario avere esperienza».

«Nuotare verso la superficie»
Ma c'è qualcosa che si può fare quando si finisce in una valanga? «È molto pericoloso quando ci si trova in una situazione del genere, si può provare a uscire ma è molto difficile anche perché la neve crolla sotto la persona intrappolata, quindi è facile perdere la presa», ha detto l'esperta. «Una possibile raccomandazione è quella di lasciare tutto il materiale, sci eccetera e tentare di fare movimenti classici da nuoto per provare a raggiungere la superficie».

A livello di strumenti che possono essere utili, è sempre bene avere un airbag da valanga: «Non può garantire che la persona non venga sepolta, ma ha una certa probabilità di far rimanere la persona "a galla" nella valanga». In generale, comunque «il consiglio migliore è quello di essere cauti ed evitare situazioni di rischio, perché è davvero molto pericoloso» ha concluso Pielmeier.

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