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Ritorna il Pardo (e senza la mascherina): «Il nostro ruolo è anche quello di riportare tutti al cinema»

Quattro chiacchiere con il direttore artistico del Locarno Film Festival, alla vigilia di questa 75esima edizione
Locarno Film Festival, Luca Deguez, Massimo Pedrazzini
Ritorna il Pardo (e senza la mascherina): «Il nostro ruolo è anche quello di riportare tutti al cinema»
Quattro chiacchiere con il direttore artistico del Locarno Film Festival, alla vigilia di questa 75esima edizione
LOCARNO - Si scaldano i proiettori e le sedie hanno già invaso Piazza Grande. Ad animare le rive del Lago Maggiore da questo mercoledì 3 agosto ritorna il Locarno Film Festival, in un'edizione decisamente particolare. Già perch&...

LOCARNO - Si scaldano i proiettori e le sedie hanno già invaso Piazza Grande. Ad animare le rive del Lago Maggiore da questo mercoledì 3 agosto ritorna il Locarno Film Festival, in un'edizione decisamente particolare.

Già perché quest'anno si festeggia il 75esimo di una kermesse che ormai è un punto fermo dello scenario festival internazionale: «È ormai assodato che Locarno abbia un'identità sua indiscutibile che è riconosciuta in tutto il mondo, chi viene qui è perché vuole il nostro Festival e apprezza quello che è, e quello che è diventato nel corso degli anni», ci spiega il direttore artistico Giona A. Nazzaro.

Secondo lei, quali sono i punti di forza del Pardo?
«La scoperta del cinema d'autore nuovo, l'attenzione per i giovani cineasti di talento, la riscoperta dei classici e il grande intrattenimento dello schermo di Piazza Grande».

E proprio pensando alle sale e gli schermi, viene da pensare che - in questo 75esimo - dopo due anni segnati dal Covid, si potrà tornare a vedere i film come... prima della pandemia.
«Come quella dello scorso anno, anche questa edizione è stata progettata con al centro la sicurezza degli spettatori. Detto questo, è vero che sarà più simile alle edizioni del passato - più "normali", diciamo - ma il tutto segue scrupolosamente le misure vigenti per garantire la protezione di tutti». 

Chi vorrà andare al Festival, cosa deve aspettarsi, quindi? 
«Resta la prenotazione via app dei biglietti, che è piaciuta molto ed è diventata la modalità preferita d'acquisto, ma se ne vanno le mascherine dalle sale e anche l'accesso alla Piazza ritorna quello di sempre».

Fra lockdown, misure e paura di ammalarsi, è innegabile che le sale cinematografiche abbiano ricevuto un duro colpo, il ruolo di un festival - secondo lei - può essere quello di riportare il grande schermo un po' al centro del discorso?
Senz'altro. Tra l'altro c'è una cosa abbastanza interessante da annotare: se le sale soffrono e sono oggettivamente in difficoltà, i festival restano un momento di grande visibilità per il cinema e, di riflesso, anche per le sale.

In tutto il mondo i festival cinematografici non sono stati in salute migliore ce ne sono sempre di più e attirano un pubblico sempre maggiore, e soprattutto giovane. È evidente che il cinema si stia un po' riposizionando nello scenario dei prodotti audiovisivi, e un momento come il Locarno Film Festival può essere un perfetto luogo d'incontro e di scambi.

Segue questo ragionamento il Leopard Club Award che verrà consegnato alla 24enne britannica, Daisy Edgar-Jones? Solitamente gli allori di questo tipo si danno a personaggi con lunghe carriere alle spalle...
Esattamente, è stata una scelta con un occhio rivolto verso il futuro. Lei è ritenuta una delle prossime grandissime, è diventata famosa con le serie televisive ed è poi sbarcata a Hollywod. Fra gli insigniti di quest'anno abbiamo dei mostri sacri come Costa Gabras, Laurie Anderson e Matt Dillon, volevamo un po' staccarci dalla tradizione dei premi dati in chiave retrospettiva.

Svelo una curiosità, quando abbiamo annunciato il premio, la sfera dei social è letteralmente impazzita. Per molti dei giovani entusiasti, il nostro è stato quasi un riconoscimento tardivo!

Un pizzico di Hollywood a Locarno
Neanche quest'anno in Piazza Grande non mancheranno i grandi nomi che riceveranno altrettanti riconoscimenti. Saranno 3 già in questa primissima settimana, ovvero Aaron Taylor-Johnson (questa sera con il Excellence Award Davide Campari), Matt Dillon (giovedì sera con il Lifetime Achievement Award) e la giovanissima Daisy Edgar-Jones (venerdì, Leopard Club Award). Sabato, invece, sarà il turno del noto produttore americano Jason Blum (Premio Raimondo Rezzonico).

 

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