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LUGANO

Corteo in "Piazza Rivolta" a favore dell'autogestione

I manifestanti sono muniti di ombrelli, per ripararsi dalla «pioggia repressiva» delle autorità
Corteo in "Piazza Rivolta" a favore dell'autogestione
Ti-Press (Pablo Gianinazzi)
Corteo in "Piazza Rivolta" a favore dell'autogestione
I manifestanti sono muniti di ombrelli, per ripararsi dalla «pioggia repressiva» delle autorità
La polizia sta monitorando lo svolgersi dell'evento, con un Municipio incatenato per precauzione. Ai media presenti è stato chiesto di allontanarsi.
LUGANO - È in corso a Lugano una manifestazione - non autorizzata, ma tollerata - a favore dell'autogestione, contro «la repressione» delle autorità comunali e per trovare spazi per gli autogestiti del Centro sociale il Moli...

LUGANO - È in corso a Lugano una manifestazione - non autorizzata, ma tollerata - a favore dell'autogestione, contro «la repressione» delle autorità comunali e per trovare spazi per gli autogestiti del Centro sociale il Molino (CSOA).

Davanti al Municipio - incatenato per l'occasione dalla polizia - è presente almeno un centinaio di persone. In seguito ad alcuni interventi in loco, in una Piazza Riforma rinominata dai presenti "Piazza Rivolta", vi sarà un corteo e infine una serata con cena e musica.

I partecipanti, su invito del Collettivo R-esistiamo, hanno portato «un ombrello ciascuno contro la pioggia repressiva». Per gli autogestiti, come si legge sul volantino realizzato per lanciare la manifestazione, «la repressione» di un «municipio sempre più a destra» è infatti «sempre più imponente», con politiche «sempre più autoritarie» e una forza di polizia «oppressiva e violenta».

Sullo striscione che guida il corteo si può leggere: «Contro ogni gabbia scateniamo la nostra rabbia». 

Per i presenti sono necessari nuovi spazi a favore dell'autogestione, e per questo è importante non «farsi scoraggiare dai tentativi di soffocare il dissenso e l'autogestione».

La polizia sta monitorando l'evolversi della situazione, mentre ai media è stato chiesto di allontanarsi, con l'invito di non scattare né video, né foto.

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