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Ecco il nuovo LuganoDante

LUGANOEcco il nuovo LuganoDante

15.07.20 - 14:12
Presentata la rinnovata e ambiziosa veste dell'hotel.
tipress
Ecco il nuovo LuganoDante
Presentata la rinnovata e ambiziosa veste dell'hotel.
La struttura si fonde con la Città ed è votata a un ospite cosmopolita e moderno

LUGANO - Una nuova veste, una vocazione rinnovata e un nuovo logo. L'hotel Lugano Dante, da decenni punto di riferimento per le visite dedicate al business, ha deciso di cambiare pelle. E lo ha fatto seguendo i trend più attuali a livello internazionale, con l'ambizioso obiettivo di divenire un unicum a livello cantonale.

Come ben spiegato nell'odierna conferenza stampa di presentazione, in un periodo segnato da instabilità, incertezze e cambiamento, Paola e Carlo Fontana hanno deciso di investire ingenti capitali con l'intento di trasformare il loro hotel in un «luogo unico». Ecco quindi stili, gusti ed esperienze studiati per offrire a chi vive Lugano (che sia per lavoro, o piacere), tante esperienze esclusive in grado di nutrire mente, anima e corpo. Il tutto grazie a un progetto concepito da Teameork Hospitality, società specializzata nel settore dell'Hotellerie internazionale, e disegnato da Rizoma Achitetture.

Qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo - Per prima cosa il progetto ha valutato cosa mantenere della gestione storica: «familiarità, qualità, pulizia, accoglienza e colazione», hanno spiegato i proprietari. Insomma «l'eccellenza».

Si è quindi deciso quale fosse l'ospite da conquistare: «un cliente cosmopolita che viaggia sia per lavoro che per piacere. Che è fedele a simboli e brand con una forte identità ed è un Mobile First Traveller. Una persona che cerca flessibilità, libertà, orari comodi, servizi su misura, tecnologia smart, un design funzionale e un ambiente stiloso e accogliente».

Il nuovo hotel - Ecco il perché di un open space in cui i confini tra albergo e cliente vanno a sfumare allacciando le due dimensioni. L'intenzione è proprio quella di far entrare la Città nel cuore del nuovo LuganoDante e diventarne parte.

Gli spazi comuni del piano terra sono stati ripensati per accogliere e aprirsi verso la città. La zona d'ingresso si affaccia come una vetrina su piazza Cioccaro, le sedute lounge sono racchiuse all'interno di una Garden Room (una stanza le cui pareti sono realizzate da grandi piante e il cui tetto è un gazebo illuminato con delicate luci in vetro soffiato).

Gli spazi comuni e le camere del nuovo LuganoDante ha la "color palette" del lago e del paesaggio naturale di Lugano.

Al piano terra vi è una sorta di locale aperto alla città, dove è possibile degustare dal caffé a un buon vino. Ma prima ancora c'è l'area accoglienza rivisitata all'insegna del design sofisticato e delle luci. Dulcis in fundo la cucina, marcatamente a vista dietro una vetrata industriale.

Filo conduttore degli spazi comuni è l'uso del verde e della vegetazione, alternato e integrato con l'illuminazione decorativa.

Un nuovo concetto di sala conferenze - Chiamata "Creative Box", la sala conferenze è stata completamente rivisitata diventando un luogo fruibile quotidianamente per incontri di lavoro, come spazio coworking o come sala lounge. Il tutto mantenendo sempre la ricercatezze delle forme e soprattutto il mix tra tecnologia e giardino nascosto.

A casa anche in camera - Il progetto delle camere segue le linee guida degli spazi comuni, ma viene declinato in chiave più intima e familiare. Il desiderio è stato quello di «ricreare un ambiente sofisticato e di design senza eccedere creando uno spazio "Homy" dove potersi sentire a casa anche lontano da casa».

98% suisse - Al Flamel del LuganoDante (la cucina), è nato il progetto 98% suisse. Quasi tutti gli ingredienti usati, infatti, derivano da produzioni biologiche di agricoltori ticinesi o svizzeri. Alcuni ingredienti vengono addirittura prelevati dal nuovo orto creato sulla terrazza della Creative Box.

Dal nuovo LuganoDante assicurano: «Non cambiano i valori, il rapporto con l'ospite e l'approccio alla persona. Cambia il design, ma soprattutto il concetto di accoglienza, perché l'obbiettivo è quello di soddisfare i nuovi bisogni creati da un mondo in continua evoluzione in cui il viaggio diventa sperimentazione e dove la tutela dell'ambiente è un obiettivo non più secondario».

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